Un’obbligazione da 1000 euro al mese per sette anni e 5000 euro cash. Questo l’obiettivo di un uomo di 52 anni di Pesaro che è arrivato a sequestrare il patrigno di 74 anni.
Una vita sopra le righe, senza lavoro e tanti viaggi a Cuba. Ma i soldi erano finiti, di qui il piano del sequestro. L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Polizia il 4 aprile. Un sequestro durato qualche ora, con tanto di percosse e violenze verso il patrigno. Costretto anche a girare in macchina per prelevare soldi al bancomat. Tra i precedenti del sequestratore anche l’abbandono di minore quando guidava un bus scolastico a Urbino. Cacciato dall’azienda è rimasto senza lavoro. Viveva abusivamente proprio nella cantina del patrigno. Pochi giorni fa lo ha sentito rientrare e l’ha sequestrato. Dopo avergli chiesto con modi bruschi del denaro, al suo rifiuto lo ha aggredito, gettandolo a terra e procurandogli delle abrasioni, fra cui una lieve ferita ad una mano. Di seguito l’uomo gli ha sottratto dal portafogli 200 euro in contanti. Non soddisfatto, lo ha costretto a salire sulla sua stessa vettura ed a guidare per Pesaro sino ad un sportello bancomat. Qui, dopo avergli estorto il Pin, ha effettuato un prelievo di 500 euro dal suo conto corrente.Rientrati presso l’abitazione, prima di lasciarlo libero, lo ha costretto a sottoscrivere una dichiarazione con la quale il 74enne si impegnava versargli, entro pochi giorni, la somma di euro 5mila, nonché a corrispondergli mensilmente un contributo di mille euro, per sette anni, per il suo sostentamento. Lo lasciava quindi solo, non prima di essersi appropriato delle sue carte di credito ed evergli intimato di non rivolgersi alla Polizia per denunciare l’accaduto. L’anziano solo dopo qualche ora è riuscito a chiamare la Polizia. Durante la perquisizione in cantina, gli agenti hanno ritrovato la carta di credito del patrigno e l’obbligazione da 1000 euro al mese. L’uomo è in attesa della convalida dell’arresto per sequestro di persona a scopo di rapina, rapina, lesioni e violazione di domicilio.
