PESARO. “Si sta uscendo dalla fase emergenziale nelle carceri marchigiane, anche grazie alla nuova normativa, ma il carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, purtroppo detiene il record negativo, per sovraffollamento’’. Sono le parole del nuovo Ombudsman della Regione Marche, Andrea Nobili, di professione avvocato penalista di Ancona, da sempre vicino alle problematiche sociali.
“A Pesaro vi è una criticità dovuta ad una maggiore popolazione di detenuti, che al 30 settembre erano 212 persone per una capienza strutturale di 150 persone. Ma nonostante questo dato negativo il carcere pesarese è leggermente migliorato rispetto al passato. Certamente il fatto che il carcere di monte Acuto di Ancona sia in fase di ristrutturazione, ha comportato un trasferimento di detenuti anche nel carcere pesarese. (…)
Su una popolazione carceraria nelle Marche di 860 persone, già il 30% di detenuti stranieri, implica che la polizia penitenziaria e il personale debbono essere molto attenti a queste problematiche. A questo proposito devo fare un elogio alla polizia penitenziaria di Pesaro che con grande sensibilità e preprazione ha affrontato questi aspetti, ad iniziare dalla cucina, dove vengono preparati dei pasti mirati anche alla provenienza etnica e religiosa del detenuto. Ma il grande problema per la popolazione carceraria straniera è la difficoltà di ottenere misure alternative alla detenzione. Chi è stato condannato a 4 anni di detenzione deve avere, per ottenere le misure alternative, il lavoro e l’abitazione. Ma come fanno questi cittadini stranieri ad avere questi requisiti esistenziali, quando spesso mancano agli italiani?’’
Nel carcere di Pesaro vi sono 171 agenti penitenziari, che devono controllare e spesso assistere una popolazione carceraria molto giovane, di cui 67 sono legati alla problematicità della tossicodipendenza. Una vera piaga sociale, che ha la sua cartina al tornasole proprio nelle carceri marchigiane, dove al 30 giugno 2015, erano 277 le persone detenute per droga’’.
“Ho visitato anche il super carcere di Fossombrone e posso dire che in questa struttura si è alleggerita, secondo i dati del 30 settembre 2015, la popolazione carceraria, che è di 157 unità in una struttura che ne può contenere 201. Ma la differenza con il carcere pesarese, e che in questo carcere la popolazione è più vecchia. Vorrei concludere però dicendo che dobbiamo tenere sempre la massima attenzione per le problematiche carcerarie, perché è un attimo ricadere, dopo un leggero miglioramento, in situazioni che possono scaturire anche in vicende drammatiche’’