Pesaro. Tutti ebbri il sabato sera: fughe con gli sportelli aperti, rotatorie prese all’incontrario

L’oscar per la guida in stato di ebbrezza, almeno per questo inizio 2017, lo diamo a un neopatentato, 19enne che risiede nell’entroterra fanese, che poche settimane fa, a metà febbraio, ha incrociato i carabinieri in viale Trieste, alle 4,30 del mattino. Vede la pattuglia, e subito fa inversione. Quindi i militari del Radiomobile gli vanno dietro. E’ uno dei pochi casi in cui soltanto quello che vedono i militari equivale a un alcol test: la macchina del 19enne, infatti, procede per una ventina di metri con lo sportello aperto, come nei film. Quando l’alcol test glielo fanno davvero, la conferma è evidente: 2,0 per litro. Visto che ha 19 anni, gli tolgono in una botta sola 20 punti dalla patente (se ne avesse avuti oltre 21, sarebbero stati solo 10 punti). Per la cronaca: quello che stava in macchina con lui, era bello allegro anche lui. Allertati parenti o amici per farli arrivare a casa, macchina compresa.

Più o meno queste sono le scene che i carabinieri della Compagnia di Pesaro, al comando del capitano Giuseppe De Gori, si vedono tutte le notti, tutto l’anno, durante i controlli che fanno sulle strade della provincia. «La prevenzione – dice il capitano De Gori – è indispensabile. Questo possiamo fare: sia quando andiamo in strada, sia quando andiamo nelle scuole a spiegare ai ragazzi le tragedie cui vanno incontro se si mettono ebbri o ubriachi al volante».

Gli episodi che il Radiomobile racconta, solo riferendosi a quelli di quest’anno, sono molteplici: nello scorso febbraio, una 26enne di Pesaro viene sorpresa in auto a Villa Fastiggi, alle 5 del mattino, in compagnia di due amici. Aveva 1,10 g/l di sangue di alcol, quello a fianco di lei era perfettamente sobrio. Ma purtroppo guidava lei. Ecco un altro punto cruciale, evidenziato dal capitano De Gori: «La fascia di ebbrezza più pericolosa è quella che va da 1 a 1,5 g/l. E’ quella all’interno della quale il guidatore si sente ancora sufficientemente bene da non chiedere a qualche amico di guidare, ma contemporanemante è quella nella quale sono già compromesse tutta una serie di funzioni che, se sei sobrio, ti permettono di non fare incidenti: attenzione alla guida, tempi di reazione, ecc…E’ dentro questa fascia che spesso capitano le tragedie. Avere la consapevolezza che si ha questi livelli di alcol nel sangue e saper dire a qualcuno ‘per favore guida te’, a volte salva le vite». E per questo serve anche che il locale da cui si esce abbia i dispositivi per provare misurare l’eventuale ebbrezza o ubriachezza.

Altri esempi. E altro Oscar in ballo, almeno a giudicare da come è schizzato l’alcol test. Operaio pesarese, 39 anni, alle 5 del mattino, gennaio scorso, incrocia in via Gagarin la pattuglia dei carabinieri, lui prende la rotonda molto larga, guida molto incerta, quasi a zigzag. I carabinieri gli vanno dietro. Lui ammette: «Ho bevuto». Così tanto, che non riesce neanche a soffiare dentro il precursore. Aveva 2,48. Sarebbe arrivato a casa?

Solo negli ultimi due week end i carabinieri della Compagnia di Pesaro hanno verbalizzato 7 violazioni all’articolo 186 del codice della strada. Spesso a infrangere il codice sono donne. E’ il caso della 38enne bloccata in via Bramante, alle 2,45 di notte, con 1,08. O la 34enne che sempre in macchina viene fermata a Villa Fastiggi con 1,3 nel sangue. Poi il 32enne di Pesaro, fermato in via Giolitti, con 1,2. Poi un 31enne in viale della Liberazione, o un 39enne a Villa San Martino, sempre di notte. Dulcis in fundo, si fa per dire, il neopatentato, 19enne, cui come noto il codice della strada impone di avere 0 alcol nel sangue, che invece il 25 febbraio scorso viene ‘beccato’ a Villa Fastiggi e all’alcol test gli risulta 1,20. Patente ritirata, e sanzioni aumentate da un terzo alla metà, rispetto alla stessa fattispecie, ma commessa da un autista con più di 21 anni. Quando si dice un esordio poco sobrio. Il Resto del Carlino