Pesaro, 4 novembre 2015 – Passi in avanti, ma in ordine sparso, nella vertenza sui trasporti sanitari della provincia. Il tavolo negoziale riaperto ieri in Prefettura si è concluso con il mancato accordo dei sindacati, che hanno confermato lo stato di agitazione e l’avvio di una serie di azioni di protesta. «Quella di oggi è stata una brutta giornata – ha affermato al termine della riunioneMaurizio Amadori della Cigl – Registriamo, se è possibile, un ulteriore avvitamento di questa scandalosa vicenda alla base della quale, lo ricordo, c’è il mancato versamento degli stipendi. In questo ulteriore tentativo di conciliazione, nel completo disinteresse sul destino dei lavoratori, abbiamo ravvisato fatti gravi sia da parte del livello dirigenziale istituzionale, sia a livello imprenditoriale, se di impresa possiamo parlare» conclude Amadori esprimendo tutta la propria insoddisfazione per come è andata la discussione che si è divisa in due incontri distinti.
Nel primo è stata affrontata la questione dei crediti vantati da cooperative e croci private, mentre nella seconda, presieduta personalmente dal Prefetto, si è discusso dei rimborsi alla Croce Rossa. In particolare, ha avuto un esito positivo la vicenda dei 41 licenziamenti annunciati della cooperativa One Emergenza:le cessazioni slitteranno al 31 dicembre, data naturale di scadenza del contratto, grazie all’impegno di Asur e Marche Nord di procedere al pagamento di alcune fatture.
Per quanto riguarda invece la cooperativa Solaris, dove 20 dipendenti sono senza stipendio dal mese di luglio, e altri 20 della mandataria Croce Verde sono in credito della quattordicesima mensilità, non è stato confermato il pagamento degli arretrati già deciso nell’accordo dello scorso 8 ottobre. «La Solaris è arrivata per l’ennesima volta con un nuovo rappresentante il quale, lasciando interdetto lo stesso Prefetto, ha detto di non aver alcun potere decisionale – scrivono in una nota congiunta Barbara Lucchi, Vincenza De Leo, Massimo Ravaglia, Maurizio Amadori per Cgil, Cisl, Uil – L’emissario ha assicurato che la cooperativa ha inviato tutta la documentazione per ottenere i pagamenti rispettando le decisioni assunte in sede ministeriale, ma dimenticando di fornire all’Area Vasta 1 i giustificativi, cosa che di fatto ha bloccato i pagamenti. D’altro canto, la stessa Area Vasta 1 non ha segnalato il mancato invio dei documenti – scrivono scandalizzati i sindacati – Tuttavia è doveroso, da parte nostra, sottolineare che Giovanni Gigliucci, direttore amministrativo dell’Asur, si è mostrato disponibile a versare quanto dovuto direttamente ai lavoratori previa consegna dei cedolini. Ma la Solaris non è stata in grado di mostrare nemmeno questi».
La seconda riunione ha avuto un esito positivo: Croce Rossa Italiana e Asur, di comune accordo, hanno deciso di avviare una trattativa per riesaminare i criteri di rimborso. Sulla scorta dell’accordo raggiunto, la Croce Rossa Italiana ha revocato l’ interruzione del servizio annunciata venerdì scorso.
il Resto del Carlino