
(ANSA) – ROMA, 31 MAR – A seguito della squalifica dell’oro
di Rio 2016, il kazako Nijat Rahimov, l’IWF ha diramato un
comunicato sottolineando il suo impegno nella lotta al doping,
ammettendo gli errori commessi in passato. “Una dichiarazione
apprezzabile – dice il Presidente Fipe, Antonio Urso – spero
seguano anche dei fatti concreti. Spero che l’anima della
pesistica possa risanarsi. Quel che è certo è che non è un caso
se da quando si è fatta pulizia l’Italia abbia fatto grandi
risultati”.
La Federazione Internazionale di Sollevamento Pesi (IWF) prende
una posizione netta nella lotta al doping a seguito della
squalifica dell’atleta kazako Nijat Rahimov, oro nella categoria
77 kg a Rio 2016. Per la prima volta nella sua storia l’IWF
ammette gli errori commessi in passato, rilanciandosi però con
l’assenza di casi di positività ai Giochi di Tokyo 2020.
“Sebbene in passato siano stati commessi errori, cosa che l’IWF
riconosce, sono state adottate misure forti e decisive affinché
la situazione nel sollevamento pesi migliori” scrive in un
comunicato, citando direttamente le parole del Presidente ad
Interim, Michael Irani: “Purtroppo, in passato, avevamo una
cultura del doping. Il comitato esecutivo dell’IWF riconosce
questo problema e negli ultimi tre anni ha deciso di investire
milioni di dollari nei test antidoping e nello sviluppo di uno
sport pulito, per garantire il rinnovamento del sollevamento
pesi. Non accettiamo alcuna forma di doping nella nostra
disciplina e stiamo facendo tutto il possibile per cacciare
coloro che ne fanno uso”. (ANSA).
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