
I FATTI risalgono all’altra notte. Sono circa le due, all’Operà del Marano si sta consumando una festa privata, a cui poco prima ha fatto una comparsata anche Marc Marquez, il campione del mondo in carica del MotoGP che però sul tracciato di Misano domenica è caduto e non è riuscito ad andare a punti per il trionfo dell’idolo di casa, Valentino Rossi. E’ uno dei cronometristi della società che si accorge che fuori qualcuno sta cercando di rubare le biciclette dell’albergo con cui alcuni di loro sono arrivati al locale. Lo spagnolo corre fuori e si trova di fronte a tre magrebini che hanno quasi forzato le bici. Dietro di lui arriva subito dopo un collega, ma si trovano di fronte a persone tutt’altro che ‘accomodanti’. Appena chiedono che cosa stanno facendo, questi cominciano a pestarli. In loro aiuto arriva un terzo spagnolo, ma è ugualmente una lotta impari. L’aggressione è feroce, i marocchini non vanno tanto per il sottile e cominciano a colpirli con spranghe, mattoni e colli di bottiglia. Gli spagnoli cercano di difendersi come possono, ma gli altri sembrano scatenati.
AD AVERE la peggio è uno dei cronometristi che viene colpito al volto con una bottigliata che lo centra in pieno volto e gli provoca una profonda ferita, per cui saranno necessari parecchi punti di sutura. I tre continuano a infierire sulle loro vittime, ma uno degli spagnoli riesce a chiamare i carabinieri.
I MILITARI del Radiomobile arrivano al Marano nel giro di pochissimi minuti, trovandosi di fronte i tre spagnoli malconci. Ma anche i marocchini sono ancora lì, anche se tutt’altro che disposti ad arrendersi. Quando i militari cercano di avvicinarsi, quelli ricominciano a pestare.
NE NASCE Una violenta colluttazione, due carabinieri rimangono feriti, ma alla fine riescono a infilare le manette ai tre rapinatori che vengono caricati in macchina tra calci e pugni. Mentre gli spagnoli vengono portati al pronto soccorso (uno di loro ha quasi un mese di prognosi), gli aggressori vengono rinchiusi in cella di sicurezza.
LE ACC– USE nei loro confronti sono di tentata rapina, lesioni gravi e resistenza. Dai primi accertamenti fatti dai carabinieri, sembra che tutti e tre abbiano un bel po’ di precedenti penali. L’estate bollente al Marano non è ancora conclusa.
AD AVERE la peggio è uno dei cronometristi che viene colpito al volto con una bottigliata che lo centra in pieno volto e gli provoca una profonda ferita, per cui saranno necessari parecchi punti di sutura. I tre continuano a infierire sulle loro vittime, ma uno degli spagnoli riesce a chiamare i carabinieri.
I MILITARI del Radiomobile arrivano al Marano nel giro di pochissimi minuti, trovandosi di fronte i tre spagnoli malconci. Ma anche i marocchini sono ancora lì, anche se tutt’altro che disposti ad arrendersi. Quando i militari cercano di avvicinarsi, quelli ricominciano a pestare.
NE NASCE Una violenta colluttazione, due carabinieri rimangono feriti, ma alla fine riescono a infilare le manette ai tre rapinatori che vengono caricati in macchina tra calci e pugni. Mentre gli spagnoli vengono portati al pronto soccorso (uno di loro ha quasi un mese di prognosi), gli aggressori vengono rinchiusi in cella di sicurezza.
LE ACC– USE nei loro confronti sono di tentata rapina, lesioni gravi e resistenza. Dai primi accertamenti fatti dai carabinieri, sembra che tutti e tre abbiano un bel po’ di precedenti penali. L’estate bollente al Marano non è ancora conclusa.