Piano Casa, Corsini (PD): “A Rimini 2.500 famiglie in attesa, dal Governo solo un condono fantasma che ignora l’emergenza”

“La situazione abitativa nel nostro territorio ha raggiunto livelli di guardia: a Rimini abbiamo oltre 2.500 famiglie in lista d’attesa per un alloggio di edilizia residenziale pubblica e un numero di sfratti per fine locazione che continua a crescere inesorabilmente. Di fronte a questa emergenza, la risposta del Governo Meloni è un ‘Piano Casa’ che si riduce a una sanatoria normativa, un guscio vuoto privo di risorse concrete che condanna le famiglie alla precarietà.”

Ad affermarlo è Claudia Corsini, vicepresidente di Acer Rimini e responsabile del tavolo provinciale sulle politiche abitative del Partito Democratico, che lancia l’allarme sulle ricadute locali delle scelte nazionali.

“Per dare risposte reali ai cittadini riminesi serve un cambio di paradigma radicale,” spiega Corsini. “Non basta sanare piccole difformità edilizie per risolvere il problema di chi non ha un tetto; bisogna avere il coraggio di costruire e recuperare. È indispensabile creare finanziamenti strutturali per la nuova edilizia pubblica, risorse che al momento nel piano del governo sono totalmente assenti. Accanto a questo, serve una fiscalità di vantaggio che incentivi gli affitti agevolati per la fascia media, oggi schiacciata da un mercato privato fuori controllo, e politiche serie per rimettere in circolo le troppe case sfitte attraverso garanzie precise.”

Il divario tra le necessità dei territori e l’azione del Governo è, secondo Corsini, ormai incolmabile: “Siamo di fronte a un paradosso grottesco. Mentre in Europa si discute di investimenti massicci da 153 miliardi l’anno per rispondere alla crisi, il Governo Meloni risponde con le briciole: appena 300 milioni in legge di bilancio. È una cifra offensiva rispetto ai 15 miliardi indicati dagli addetti ai lavori come soglia minima di intervento. È un ‘piano fantasma’ fatto di annunci rimasti lettera morta.

In questo vuoto, lo Stato sta letteralmente abdicando al suo ruolo, scaricando l’intero peso dell’emergenza sociale sulle spalle dei territori. Oggi è la Regione Emilia-Romagna a dover correre ai ripari per supplire all’assenza di Roma, stanziando 15 milioni per il Fondo affitto nel tentativo di rimediare ai tagli indiscriminati del Governo. Ma non può essere solo il livello locale a farsi carico di tutto mentre il piano nazionale resta a costo zero per lo Stato.”

Corsini conclude con una richiesta perentoria: “Il Governo Meloni smetta di fare propaganda e torni a finanziare i diritti fondamentali. Chiediamo il ripristino immediato del Fondo affitto e del Fondo per la morosità incolpevole: affossare questi strumenti significa condannare consapevolmente centinaia di nuclei riminesi allo sfratto esecutivo. Saremo pronti alla battaglia in Parlamento e in tutte le sedi istituzionali per ribaltare un’impostazione che ignora i comuni e le reali necessità dei cittadini. Il nostro presidio resterà altissimo finché non avremo un vero Piano Casa che metta al centro le persone e non le rendite.”

PD Rimini