“Concetti quali ‘salute come diritto e bene comune’, ‘solidarietà, equità ed universalismo’, ‘qualità dei servizi’ e ‘integrazione socio-sanitaria’ diventano concreti solo se vi è un reale investimento sulla salute e vengono assegnate risorse economiche ed umane sufficienti per assicurare la sostenibilità del nostro sistema”. Così si legge nel capitolo “risorse e sostenibilità del sistema” del piano sanitario approvato a fine maggio dal Consiglio Grande e Generale.
Un progetto corposo, di quasi 170 pagine, che analizza tutti gli aspetti connessi al sistema sanitario e socio sanitario sammarinese. Nel piano sanitario per il prossimo triennio, si legge che il “raggiungimento degli obiettivi di salute”, la “riorganizzazione dei servizi e l’implementazione di strategie e strumenti organizzativi e operativi innovativi non possono quindi prescindere da un adeguato finanziamento del sistema sanitario e socio-sanitario”.
In tutto questo rientrano anche le “risorse umane” che per il piano sanitario “assumono un ruolo centrale per l’intero sistema di salute, in quanto la qualità del servizi è legata prevalentemente ai professionisti sanitari e sociosanitari” per assicurare il buon funzionamento dei servizi, l’efficacia degli interventi e la soddisfazione dei cittadini.
Per quanto riguarda il “Finanziamento generale dei servizi sanitari e socio-sanitari” nella relazione viene riportato come nel precedente Piano sanitario fosse stato proposto un nuovo sistema di finanziamento che “prevedeva la quota capitaria come principale sistema di allocazione delle risorse, anche se tale sistema non è stato ancora implementato.
Nel frattempo però il bilancio dell’istituto è stato profondamente rivisto nella sua struttura, sia per quanto riguarda i la contabilità che i centri di responsabilità, ricalcando finalmente la struttura gerarchico- organizzativa prevista dai vari provvedimenti normativi che ne hanno disciplinato la configurazione. Tale intervento ha permesso di superare un disallineamento che ormai caratterizzava la struttura del bilancio dell’Iss rispetto alla sua organizzazione interna per dipartimenti e Unità Organizzative, rendendone sostanzialmente impossibile l’applicazione. Inoltre con tale intervento, nel raccordo che è previsto tra il Bilancio dell’ISS ed il Bilancio dello Stato, si è creato un unico capitolo di finanziamento per i trasferimenti al settore sanitario e socio-sanitario da parte dell’am- ministrazione centrale superando i due capitoli esistenti. In precedenza, infatti, erano previsti due distinti trasferimenti: uno per il settore sanitario ed uno per il settore socio- sanitario. Si è andati, quindi, nella direzione di integrazione tra i due settori anche per quanto riguarda il finanziamento”. (…) Liberamente