Piazza S.Marco a Venezia in 170mila mattoncini Lego,è record

(ANSA) – CAGLIARI, 12 SET – Nell’anno della Biennale e subito
dopo la chiusura del festival del cinema, Venezia torna
protagonista in un’opera da record. Per la prima volta al mondo,
infatti, l’intera piazza San Marco – ammirata da tutti i turisti
in visita alla città inserita nel 2007 tra le meraviglie del
mondo insieme alla Cappella Sistina – è stata interamente
riprodotta in mattoncini Lego. Un lavoro durato otto mesi e che
arriva dopo l’exploit dell’opera sulla Fontana di Trevi nel 2021
(20mila mattoncini) la cui notizia è rimbalzata fuori dai
confini nazionali raggiungendo Inghilterra, Brasile e Cile.
    E’ questa l’ultima sfida del brick builder sardo Maurizio
Lampis, che per questo “diorama” ha utilizzato 170.000
mattoncini con circa 400 tipologie di codici Lego differenti e
200 tra mini figure e animali utilizzati per animare una delle
piazze più conosciute al mondo, set di tanti film e tra le mete
più ambite di tutte i viaggiatori. Un’opera unica non solo per
il numero di pezzi impiegati – basti pensare che nel 2019 una
ricostruzione della sola Basilica e campanile di Venezia in
scala 1:20 era stata realizzata con 75mila mattoncini – ma anche
per la sua imponenza. La nuova opera di Lampis, “Venezia non è
mai stata così vicina…”, è lunga 2 metri e 7 centimetri, con
105 cm di profondità, mentre il campanile arriva a 140
centimetri di altezza.
    “Piazza San Marco rappresenta assolutamente il diorama più
difficile in serie di realizzazione che abbia mai fatto in 15
anni di progetti Lego – spiega Lampis all’ANSA – è stato molto
complicato perché ho dovuto utilizzare diverse tecniche affinché
potessi riprodurre fedelmente alcuni particolari come le cupole
della Basilica di San Marco o i particolari delle Procuratie o
ancora il campanile di San Marco. Dopo la Fontana di Trevi –
aggiunge – dovevo dare continuità a un lavoro importante a
carattere nazionale e ho deciso appunto di costruire di
realizzare Venezia perché rappresenta uno dei simboli della
bellezza italiana” Il sogno nel cassetto è quello di poter
presentare la sua opera in quella stessa piazza San Marco per
poterla esporla nella sua città madre. (ANSA).
   


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