Picchiata davanti ai figli. La sua auto distrutta a bottigliate. E l’ex suocero che le stacca luce e gas in pieno inverno. E’ la denuncia presentata da una giovane mamma riminese. «Il mio ex compagno – racconta Katia (il nome è di fantasia) – mi perseguita. Dopo la separazione mi ha minacciato, aggredito e picchiato più volte, anche davanti ai bambini piccoli. La distrutto la mia auto a bottigliate. Quel che mi sconvolge di più sono i suoi genitori, i nonni dei bimbi, che abitano nella nostra palazzina: a dicembre ci hanno fatto togliere la corrente elettrica, a gennaio mio suocero ha sradicato la centralina del gas, lasciandoci al freddo».
Una storia incredibile quella della giovane, il cui caso è stato segnalato a chi si occupa delle donne vittime di violenza. «Ho presentato diverse denunce ai carabinieri – continua Katia – ma al momento non si è risolto niente. Ho paura per me e per i miei figli». L’amore tra la donna e il compagno era sbocciato una decina di anni fa. La coppia – pur senza convolare a nozze – conviveva. E sono nati due splendidi bambini. Ma l’amore e finito. Con accuse reciproche. L’ormai ex compagno si è trasferito in un altro appartamento, meno di un anno fa. Katia ha chiesto l’affidamento condiviso dei bambini, nell’appartamento dove già abitava la famiglia (di proprietà dei nonni), e un contributo mensile di 500 euro per il mantenimento dei figli. La stessa richiesta era stata avanzata dall’uomo.
Il tribunale di Rimini, nei mesi scorsi, ha disposto che i bambini convivano con la madre, assegnando a lei casa e arredi. Al padre la facoltà di tenere i bimbi in certi periodi. Nel decreto del tribunale vengono anche attivati i Servizi sociali per «un percorso di sostegno psicologico per i minori». Si autorizza anche la madre «a cambiare la serratura della casa di famiglia». A fronte dell’elevata conflittualità tra le parti, sfociata in denunce e querele reciproche».
«Quello che non riesco a capire – dice la donna – è che il nonno ci abbia tolto la corrente pochi giorni prima di Natale. I bambini mi chiedevano ‘cosa succede mamma?’. Mi sono dovuta inventare che volevo giocare ad Halloween, per non spaventarli, e ho acceso delle candele. E poi il gas: siamo rimasti senza riscaldamento, temperatura a zero gradi, erano bianchi come stracci. Per una settimana siamo dovuti andare in un residence. Poi sono riuscita a far ripristinare tutto». (…)
Il Resto del Carlino