
), hanno quindi la necessità di progredire anche grazie agli errori, con il coraggio di ricominciare di nuovo, e ancora, e ancora, riconoscendo la propria teoria solo ed unicamente nell’empirismo. Pusole intende ridurre la realtà fenomenica a una tabula rasa che, per converso, diventa una tabula picta in cui egli può ri-creare daccapo o ri-cominciare a proprio piacimento. In queste opere i paesaggi e le figure si ripetono in modo sempre differente, appaiono e scompaiono, sovvertendo di volta in volta le gerarchie del macro e del microcosmo. L’artista dipinge la ciclicità di un’esistenza che progredisce per accumulazioni additive o per drastiche interruzioni, generando un senso di perenne déjà-vu le cui variazioni sono riducibili tra loro a uno spazio unico e a un tempo omogeneo. Un unicum/continuum dominato da una fitta vegetazione e da ambienti lacustri (l’acqua è il principio della vita, infusa nella tecnica ad acquerello) che sono informati da cromatismi verdi e rossi. La pluralità dell’immagine nasce quindi da una totalità infinitamente divisibile, il cui fondamento è la bio-diversità: quella della pittura, che non è rappresentazione della realtà ma sua stessa artefice.
Orari d’apertura:
dal Martedì alla Domenica, 11.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
Lunedì chiuso
Catalogo:
Edizioni Allemandi, con testi di Davide Ferri, Stefano Moriggi, Alberto Zanchetta
Per informazioni:
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Scala Bonetti, 2 – 47890 San Marino
tel. 0549.885414 – info.museidistato@pa.sm