Un nuovo sviluppo nel procedimento a carico di Larry Gnoli, 54enne coinvolto nell’incidente che ha causato la morte di Elia Spadavecchia sulla spiaggia di Pinarella di Cervia. Durante l’interrogatorio di garanzia, svolto tramite video dal carcere, Gnoli ha scelto di non rispondere alle domande, facendo valere il diritto al silenzio. La sua difesa ha presentato richiesta di arresti domiciliari, sostenendo che non ci siano rischi di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove, considerando che la ruspa sequestrata e la patente revocata rendono improbabile il ripetersi di incidenti simili.
Il giudice dovrà decidere entro due giorni se concedere o meno la misura meno restrittiva. La procura si esprimerà in tal senso nel giro di 48 ore, con una decisione attesa entro il fine settimana.
Nel corso delle indagini, sono emerse anche informazioni riguardanti una chat sul telefono di Gnoli, in cui, secondo quanto si sospetta, potrebbe esserci una comunicazione con la Consar, l’azienda che avrebbe autorizzato l’intervento sulla spiaggia. La conversazione, che sarebbe stata cancellata o manomessa, risalirebbe a pochi istanti dopo l’incidente e suggerirebbe che Gnoli avrebbe operato in assenza di regolare autorizzazione, sfruttando la posizione del figlio, che lavora come collaboratore familiare. La difesa ha dichiarato che la rimozione della chat potrebbe essere stata un errore e ha chiesto ulteriori verifiche alla procura.
L’indagine prosegue per chiarire i dettagli dell’incidente e le eventuali responsabilità legate alle autorizzazioni e alle condizioni di sicurezza sul sito di lavoro.