Pioli carica l’Inter: “Se c’è una squadra che può battere la Juventus, quella siamo noi”
In conferenza stampa, l’allenatore nerazzurro sprona la sua squadra, specialmente dopo la sconfitta con la Lazio. Attenzione all’approccio dei bianconeri ma nessun focus sui singoli. Un imperativo: giocare con lo stesso spirito della gara di andata.
E’ forse la vigilia più attesa per Stefano Pioli, che si appresta a vivere il suo primo Derby d’Italia sulla panchina dell’Inter, lui che è stato bianconero da giocatore dal 1984 al 1987. Entrambe le squadre, sia Juventus che Inter, sono reduci da una striscia di risultati simile: quattro vittorie ed una sconfitta a testa, i bianconeri con la Fiorentina e l’Inter con la Lazio in Coppa Italia. Una gara attesa, come sempre, ma anche una prova del nove per testare le reali ambizioni e gli effettivi valori della formazione di Pioli: “Veniamo da una striscia di risultati positivi in campionato, affrontiamo la migliore squadra al momento, specialmente in casa. Abbiamo le nostre carte da giocarci, e ce le giocheremo tutte”. Pioli, da allenatore, non ha mai vinto con la Juventus, ed il motivo è presto spiegato con una battuta: “Non ho mai vinto con la Juventus semplicemente perché non avevo mai allenato l’Inter prima”.
“Decisivi i primi minuti”
Una delle chiavi della partita saranno sicuramente i primi minuti: “La Juventus è la squadra che segna di più nei primi dieci minuti di partita, l’Inter al contrario è quella che fa meglio negli ultimi quindici. L’approccio è importante e dovrà essere efficace, dovremo fare attenzione alla loro sfuriata iniziale, ma non solo a quello. La Juve nelle ultime gare ha dei numeri importanti nei primi venti minuti, è vero, dovremo essere pronti. Sappiamo quanto sarà importante approcciare con convinzione, l’impatto deve essere quello giusto”. Il nuovo sistema di gioco di Allegri, il 4-2-3-1, può creare delle difficoltà e Pioli non lo nega: “Con questo nuovo modulo danno pochi punti di riferimento, sono molto bravi a muoversi, dai centrocampisti agli attaccanti. Dovremo essere molto attenti, compatti, vicini, concedere pochi spazi e lavorare bene sulle seconde palle. Servirà prendere delle posizioni che ci permettano di contrastare ed avere allo stesso tempo buone soluzioni in avanti”.
Higuain ha dichiarato che questa gara per la Juventus può valere un pezzo di scudetto, ecco la replica di Pioli: “L’Inter invece si gioca una partita che vale tre punti, come tutte le altre, anche se sappiamo che può valere di più per quanto è sentita. Non si chiama a caso Derby d’italia. Ci siamo preparati bene”. Lo schiaffone in Coppa Italia contro la Lazio può essere servito da lezione all’Inter: Credo sia stata la prestazione ad averci fatto capire le cose che ci danno vantaggi e quelle che invece ci danno svantaggi durante la gara, ad esempio perdere le distanze giuste e la lucidità ci espone a dei rischi. Anche martedì sera però ho visto una squadra pronta e con tanto cuore”.
“Gara d’andata da replicare”
Nella giornata di oggi l’Inter ha accolto il commissario tecnico dell’Argentina Bauza, arrivato alla Pinetina per parlare soprattutto con Icardi: “Credo che a Icardi abbia fatto piacere la visita di Bauza. E’ stata una visita importante e prestigiosa, però noi siamo concentrati sulla preparazione di questa partita. Dopo la sconfitta con la Lazio ho visto una squadra ancora più determinata, attenta e consapevole dell’importanza della gara”.
Per vincere servirà ripetere la gara d’andata dell’Inter allora di De Boer: “Ogni partita fa storia a sé, ma l’atteggiamento dell’Inter all’andata è quello giusto, perché c’è stato ritmo, intensità, voglia, velocità, caratteristiche che quindi credo siano da mettere in campo anche domenica sera. Sarà una bella prova per capire la distanza tra le due squadre. Noi siamo andati veloci in questi mesi, loro altrettanto”. Da ex juventino, non è mai stato vicino alla panchina bianconera: “Da allenatore no, non sono mai stato vicino alla Juve. Ora è un’altra storia per me, soprattutto un altro ruolo: affrontiamo una squadra forte, lo dicono i numeri, i risultati, la mentalità, i giocatori, l’allenatore, è la squadra più forte d’Italia. Però se c’è una squadra che può metterli in difficoltà, quelli siamo noi”. Eurosport