Più in alto … di Sergio Pizzolante

Alcuni commentatori dicono che rappresenta l’allegria, la spensieratezza.
Detta così mi suona male.
La spensieratezza su due ruote a trecento all’ora? In frenata, a duecento all’ora, in curva, mentre “svernicia” Biaggi?
No quello non è il sorriso dello spensierato.
È il sorriso della grandezza.
Trecento all’ora, curva curvatissima, sorpasso, risorpasso, freno, accelero, mi impenno, vado su, torno giù, entro, tocco, vado, via, primo.
E sorrido.
E vado a fare lo show.
Ma chi, sapendo che toccherà trecento, trecentoventi all’ora, prepara prima lo show?
Chi?
Chi ha il coraggio del grandissimo.
La forza del grandissimo.
La luce.
Chi è al di sopra, più in alto, di ciò che è umanamente conosciuto.
La scaramanzia? Il pericolo? Il rischio? La
Morte? Più in alto!
Un grande campione è colui che fa cose che altri non fanno.
Il più grande è colui che sposta tutto più in alto. Mai visto.
E il sorriso dimostra non la spensieratezza, ma la pensieratezza!
C’è un pensiero forte dentro quel sorriso.
Lui sa che è lassù. E sorride.
È consapevolezza istintiva della sua dimensione.
Mai nessuno è stato così in alto.
Mai nessuno ha rappresentato così, e per tanto tempo il suo sport.
Dovrebbero chiamarlo MotoValentino.
Il suo sport.
Mai nessuno è stato così universalmente amato nel mondo.
Forse Ali’, forse Pelé, forse Maradona.
Ecco, siamo lì.
Nel punto più in Alto.
Sergio Pizzolante