Platini for president, la Fifa congela la candidatura

Michel PlatiniIL COUNTDOWN è iniziato. La Fifa ha confermato che le elezioni per il successore di Sepp Blatter andranno in scena il prossimo 26 febbraio. Nessun cambio di data, dunque, nonostante le incertezze delle ultime settimane, legate alla posizione di Michel Platini, candidato Uefa e sospeso dalla Fifa per la vicenda della parcella da 2 milioni di franchi svizzeri.
La Fifa o quel che ne resta, nel tentativo di mostrarsi viva, ha discusso ieri durante il Comitato esecutivo, alcune possibili novità sul piano delle riforme. La più significativa, l’ipotesi di riduzione a tre mandati (12 anni) per la durata in carica del presidente e di 74 anni di età per l’eleggibilità dello stesso numero uno e dei dirigenti. Poi, la trasparenza delle retribuzioni consultabili sul sito Fifa; il Comitato esecutivo trasformato in «Consiglio Fifa», con competenze limitare alla supervisione di vicende «strategiche», e non più dotato di «poteri esecutivi» sul piano politico.
Modifiche che i 209 mebri della federazione internazionale dovranno discutere proprio in febbraio. Confermata anche la scadenza per la presentazione delle candidature, fissata per lunedì prossimo, il 26 ottobre. Tra le quali c’è quella di Michel Platini, presentata al mattino del giorno in cui il Comitato etico ne ha deciso la sospensione. Una mossa in anticipo che gli ha consentito di restare in corsa. E se la Fifa rigettasse la candidatura di Platini per il caso in cui è coinvolto? Sarebbe una mossa assai rischiosa, se non avventata, con lo scontato ricorso di Platini al Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, che aprirebbe scenari inprevedibili.
Per capire se l’alleanza che sostiene Platini sia ancora salda, bisognerà aspettare la lista dei candidati. Dal peso e dal tenore dei nomi in ballo, si comprenderà lo scenario elettorale. Che faranno Asia e Sudamerica, sostenitori di Platini prima della bufera? La situazione è molto delicata e, soprattutto, fluida. Sul fronte asiatico, ad esempio, lo sceicco del Bahrain Salman bin Ebrahim al-Khalifa, numero uno della Federcalcio asiatica, potrebbe rappresentare l’alternativa a Platini, nel caso in cui dovessero crollare le azioni dell’ex fuoriclasse della Juventus, o addirittura sfidarlo se, come sembra, il sostegno al francese nell’ambito della Confederazione asiatica dovesse venire a mancare. Lo sceicco Al-Sabah, pezzo da novanta in ambito Cio e Fifa, ha dichiarato che l’ipotesi Salman «E’ una possibilità concreta», e lo stesso sceicco del Bahrain ha rivelato: «In molti mi hanno chiesto di farmi avanti».

Resto del Carlino