POKER TEXANO: ESAME SUPERATO PER I “GIOCHI”….di Paolo Forcellini

Lo chiamano Poker “sportivo” , perché è un confrontarsi fra giocatori che già sanno quanto possono perdere o vincere. Insomma non vi è la pressione del soldo che rende questa variante del più famoso e tradizionale poker   d’azzardo. Una moda, proveniente dagli Stati Uniti d’America che coinvolge milioni di persone che lo giocano direttamente o virtualmente on- line e che si sta diffondendo ovunque. E proprio uno di questi Tornei si è svolto in questi giorni a San Marino, nella sua naturale sede che non può essere che non quella del Kursal , al quale hanno partecipato centinaia di appassionati, uomini donne, giovani ed anziani, che per quattro giorno hanno riempito buona parte dei nostri alberghi. La San Marino Giochi l’organizzatrice della manifestazione a detta del suo Direttore in una intervista a RTV , ha preannunciato che sicuramente si tenterà di organizzare altri eventi  ,  visto anche il grande successo di questa edizione soprattutto  per il grande aiuto dato al comparto turistico, in crisi in questo fine mese per un clima più amazzonico che non Mediterraneo. Una prova Casinò che indica , se ce ne fosse stato bisogno , la via da seguire ed il futuro per il nostro Paese: quella dell’apertura di case da gioco , naturalmente con tutte le garanzie di sicurezza e serietà. Inutile negare che le Case da Gioco, con caratteristiche diverse, a San Marino potrebbero essere l’inizio di una ripresa economica che entro l’anno farà sentire le conseguenze di una politica cieca e senza idee e che ultimamente sembra essere sopraffatta dalla rassegnazione. Una politica che a detto di molti  potrebbe  mettere in cassa integrazione centinaia di nostri concittadini, che farà rimpatriare tutti gli Italiani che prestano i loro servizi a San Marino, che dovrà in estrema ratio , ridurre stipendi e pensioni, dopo aver tagliato spese in ogni settore che metteranno in crisi ogni tipo comparto lavorativo. Le case da Gioco non potranno che portare benefici, per lo meno immediati per la liquidità. E basta fare del terrorismo anche  durante i tanti convegni dove gli ospiti di turno identificano sempre il “gioco” con mafia, a ndrangheta o camorra , come se questi tre fenomeni malavitosi fossero tipici della nostra Repubblica e della nostra cultura, mentre sono tipici ed insiti nella cultura e nella storia della bella Italia , prima del sud ,ora anche del Nord.

Paolo Forcellini direttore de lo Stradone