ROMA – Il governo è pronto a rimettere di nuovo mano alla normativa sui voucher, i buoni per il lavoro accessorio il cui utilizzo è esploso negli ultimi mesi, “rideterminando dal punto di vista normativo il confine del loro uso”. Lo ha dichiarato a Fano il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: “Abbiamo introdotto la tracciabilità, e dal prossimo mese vedremo l’effetto. Se è quello di una riduzione della dinamica di aumento e di una messa sotto controllo di questo strumento, bene. Se invece i dati ci diranno che anche questo strumento non è sufficiente a riposizionare correttamente i voucher la cosa che faremo è rimetterci le mani”.
Un dibattito che è tornato ad accendersi, dopo i dati diffusi lunedì dall’Inps che hanno registrato un ulteriore aumento dell’utilizzo dei buoni: nei primi dieci mesi ne sono stati venduti 121,5 milioni, con un incremento del 32,3% rispetto al 2015, quando erano già cresciuti del 67,6%. Rispetto alla struttura complessiva del Jobs Act, Poletti ha invece detto che nessun tagliando è in programma, nonostante la prospettiva di un
referendum in grado di stravolgere la norma: “Il Jobs Act è stata una buona legge che ha fatto bene e fa bene al Paese. Quindi oggi io non vedo ragioni per cui dobbiamo intervenire su questo versante”.
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