
(ANSA) – TUNISI, 27 AGO – E’ crisi diplomatica tra Tunisia e
Marocco a causa dell’accoglienza riservata al leader del Fronte
Polisario, Brahim Ghali, da parte del presidente tunisino Kais
Saied, per la partecipazione al vertice Ticad a Tunisi. Nella
serata di ieri il ministero degli Esteri di Rabat ha annullato
la partecipazione del Marocco al vertice richiamando per
consultazioni l’ambasciatore in Tunisia e oggi Tunisi replica “richiamando immediatamente” l’ambasciatore tunisino a Rabat per
consultazioni. La risposta della Tunisia arriva con un comunicato del
ministero degli Esteri nel quale “esprime grande stupore per le
dichiarazioni del Marocco, in particolare per l’affronto
inaccettabile contro la Repubblica tunisina e le falsità sulla
partecipazione della delegazione della Repubblica Democratica
Saharawi al Ticad”. “La Tunisia ha mantenuto la sua totale
neutralità sulla questione del Sahara occidentale, nel rispetto
della legittimità internazionale. – si legge nella nota – “Questa è una posizione inattaccabile che non cambierà fino a
quando le parti coinvolte non troveranno una soluzione pacifica
e reciprocamente accettabile”.
“La Tunisia rispetta le risoluzioni dell’Onu e quella
dell’Unione Africana, di cui il Paese è uno dei fondatori. In
tale contesto, va notato che, contrariamente a quanto affermato
nella dichiarazione marocchina, l’Unione Africana in qualità di
principale partecipante al Ticad aveva reso pubblico un
memorandum nel quale invitava tutti i suoi membri, inclusa la
Repubblica Araba Saharawi, a partecipare al Ticad. In secondo
luogo, anche il presidente della Commissione africana ha rivolto
un invito diretto alla Repubblica Saharawi”.
Va notato che la Repubblica Sahrawi aveva già partecipato al
Ticad 6 tenutosi in Kenya nel 2016 e al Ticad 7 in Giappone nel
2019, nonché ad altri eventi come il Summit Africa-Europa
tenutosi nel febbraio 2022 a Bruxelles e il Marocco ha
partecipato a tutti questi incontri” ricorda la nota. “Sulla
base di questi dati documentati dall’Unione Africana, la Tunisia
afferma che non vi è alcuna giustificazione logica per la
dichiarazione marocchina”. (ANSA).
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