Politica, giornalismo, magistratura. Il peggio e il meglio per me. … di Sergio Pizzolante

Lo sport nazionale, la corrente più forte ed impetuosa, è picchiare forte sulla politica.
Sui politici.
I magistrati con le retate. E le inchieste su ogni respiro di sindaci, funzionari pubblici, parlamentari, membri di governo.
I giornalisti con i titoli dei giornali, con i retroscena che mistificano la scena, con fiumi di Talk Show, nei quali si intervistano fra di loro, si invitano a vicenda, uno promuove il libro dell’altro.
E tutti santificano i magistrati che gli hanno passato le notizie per spolpare vivi i politici.
Quasi tutti, colpevoli di tutto.
Sarebbe un reato. Ma non importa.
E nascondono le notizie che riguardano i traffici politici delle correnti della magistratura, che coinvolgono anche i giornalisti.
E sono sempre gli stessi. Da decenni.
Mentana, Mieli, Mauro, Giannini, Belpietro, Travaglio, Giordano, Formigli, Gruber ect ect.
E Davigo, Gratteri, le correnti che imperversano, ect ect.
I politici sono nel frattempo cambiati.
Prima c’erano Craxi e Andreotti, fuori!
Poi Occhetto e Segni, poi Berlusconi e Prodi e D’Alema e Veltroni e Rutelli, fuori! Più o meno.
Poi Renzi e Alfano e ancora Berlusconi, fuori!
Poi siamo arrivati a Grillo, Di Maio, Crimi, Di Battista, Zingaretti, Salvini, Meloni.
Ma per la stampa, per i giornalisti, sempre gli stessi, è sempre colpa della “politica”.
E questo contribuisce a produrre cattiva politica. Ovvio.
Il gioco al massacro ha prodotto uno scivolo da Craxi a Crimi, ma la colpa è sempre della politica. Che invece è cambiata più volte. Sempre in peggio.
Ecco, si faccia un semplice esercizio logico.
Se ci fosse un campionato a tre, un brutto campionato, fra Juve, Inter e Milan, una delle squadre cambia sempre i giocatori, le altre mai, ma il campionato diventa sempre più brutto, di chi è la colpa?
Comunque, non basta, non volevo dire solo questo.
Volevo dire che nonostante le botte, nonostante la pochezza dei partiti, quasi tutti, nonostante i Crimi, la “politica” ha dimostrato, negli ultimi tempi, di essere migliore dei giornalisti che giudicano i politici e dei magistrati che li arrestano.
Le istituzioni democratiche, che sono un fatto politico, il Presidente della Repubblica, le Camere, hanno saputo cambiare le cose in meglio. Draghi, ministri più competenti, esperti più esperti.
E anche i partiti hanno fatto uno scatto in avanti.
Perché Conte è meglio di Crimi, no? Dai.
Perché Letta è meglio di Zingaretti.
Perché Giorgetti al governo è meglio.
Perché questo Salvini è meglio del precedente Salvini.
Vale anche per la Meloni.
La politica, quindi, seppur malridotta, molto, è meglio dei giornalisti che la giudicano.
Molto meglio.
Questo volevo dire.
Sergio Pizzolante