L’ex ministro dello Sviluppo Economico italiano, Claudio Scajola, ha rilasciato un’intervista al “Corriere della Sera”, in cui tra le altre cose si sofferma sul Pdl dicendosi convinto che «al suo interno, si debbano riscoprire valori, ripristinare regole, trovare nuovi entusiasmi».
Scajola, come si ricorderà finì invischiato nell’inchiesta sull’imprenditore Diego Anemone e la sua cricca, una storia di appalti torbidi e corruzione, tangenti, assegni e anche di un appartamento che l’onorevole ligure sostenne di aver pagato 610 mila euro, dichiarando di ignorare se qualcuno ne avesse poi versati altri 900 mila ai proprietari. Questa brutta storia lo portò a rassegnare le dimissioni dal governo italiano ma adesso dice: «… e se però ora si dovesse accertare che davvero non ho colpe, e se questo è un Paese normale, credo di poter legittimamente ricominciare a fare politica. O no?».
Secondo quanto riporta il quotidiano milanese, pare che Claudio Scajola, starebbe preparando un gran ritorno sulla scena politica italiana. E lo farebbe non senza peso, bensì potendo vantare un numero significativo di parlamentari che si dice rispondano a lui direttamente. Tra deputati e senatori, pare che la cifra esatta arrivi a 62 , di cui molti farebbero parte dell’ossatura di quel partito di Berlusconi poi confluito in Popolo della Liberà, ovvero Forza Italia.
6 marzo 2011