Politiche 2022, in Emilia-Romagna alle urne oltre 3,3 milioni di elettori

Oltre 3,3 milioni di elettori emiliano-romagnoli, in circa 4500 sezioni, sono chiamati alle urne domenica 25 settembre 2022, dalle ore 7 alle ore 23, per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

In Emilia-Romagna dovranno essere eletti complessivamente 43 parlamentari, 29 alla Camera (11 attribuiti in collegi uninominali e 18 al plurinominale) e 14 al Senato (5 attribuiti in collegi uninominali e 9 al plurinominale), numero di rappresentanti da eleggere ridotto, in seguito alla riforma costituzionale del 2020. Infatti, nel 2018 in regione sono stati eletti 45 deputati  (17 dall’uninominale e 28 dal proporzionale-plurinominali) e 22 senatori (8 dall’uninominale e 14 dal proporzionale-plurinominali).

Nel parlamento italiano in complesso i deputati da eleggere passano da 630 a 400, e i senatori passano da 315 a 200.

Inoltre, tra le novità introdotte dalla modifica della Costituzione, anche la rimozione del limite di età di 25 anni per il voto al Senato: quindi ora tutti i cittadini maggiorenni possono votare sia per la Camera che per il Senato.

Il sistema elettorale e il voto

Il sistema elettorale prevede un mix tra maggioritario (uninominale) e proporzionale (plurinominale).

Gli scrutini si svolgeranno domenica sera a partire dalle ore 23, subito dopo la chiusura delle urne.

L’elettore al seggio riceverà due schede, una per la Camera e una per il Senato. Su ciascuna, l’elettore potrà votare sia per l’elezione del candidato del collegio uninominale che per l’elezione dei candidati nel collegio plurinominale. Le schede riporteranno i nomi dei candidati nel collegio uninominale e, per ciascun candidato, il contrassegno della lista collegata o, nel caso di coalizione, i contrassegni di tutte le liste collegate, con a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

Le operazioni di voto prevederanno misure di sicurezza sanitaria per elettori e operatori dei seggi.

Inoltre, è assicurato il voto, oltre a chi sia in ospedale, anche a coloro che si trovino a casa in quarantena o in isolamento fiduciario.


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