Rappresentanti di governo, politici, imprenditori, ma soprattutto sammarinesi comuni. In tanti ieri pomeriggio hanno voluto dare l’ultimo saluto a Enzo Donald Mularoni nella chiesa di Faetano. L’imprenditore, 64 anni, fondatore delle Ceramiche del Conca, si è spento venerdì mattina, alle 12, nell’ospedale di San Marino, dove era ricoverato da alcuni giorni a causa di una grave malattia contro la quale lottava da
un po’ di tempo. E ieri nel giorno del suo funerale ci sono voluti essere tutti, tanto che la chiesa di Faetano a stento è riuscita ad accogliere tutti. Perché Mularoni erano uno di quegli uomini dei quali andare orgogliosi. Tanti i messaggi di affetto. «Ognuno di noi ha un compito – ha detto il parroco, don Ivo durante la cerimonia funebre – e lui lo ha svolto in modo quasi perfetto». La segreteria di Stato agli Esteri «esprime alla moglie, ai figli e ai famigliari tutti, i sentimenti sinceri di cordoglio e vicinanza – fanno sapere dalla segreteria di Pasquale Valentini – La testimonianza delle sue capacità imprenditoriali, unite ad un profondo senso di attaccamento al suo Paese ed alla sua famiglia, ha contribuito a rendere più grande la Repubblica di San Marino». Mularoni non era nato sul Titano, ma a Detroit, negli Stati Uniti, dove la sua famiglia si era trasferita per lavoro. Nel 1960, però assieme ai genitori era rientrato a San Marino. Nel 1977 aveva iniziato a collaborare con il padre nell’azienda che opera nel campo edile e appena due anni dopo Nel 1979 aveva intrapreso una nuova attività nel settore ceramico, fondando insieme ai familiari, Ceramica del Conca. «La notizia della sua morte – dicono dal Comune di San Clemente dove c’è la sede dell’azienda – ha profondamente scosso tutta la comunità sanclementese che tanto deve a Mularoni in termini di sviluppo dell’economia locale grazie alla presenza, sul territorio comunale, della Ceramica del Conca che da anni porta anche il nome di San Clemente in giro per il mondo». Il Resto del Carlino
