POLITICI…lasciate lavorare in pace le Banche!

Voglio commentare questa settimana la notizia riportata da alcuni  giorni dai nostri quotidiani sulla presa di posizione di alcuni politici sui vertici, di oggi e ieri, della Cassa di Risparmio.

Non entro nel merito della questione in quanto di finanza sono completamente all’oscuro, pertanto, a differenza di molti che pretendono di sapere tutto di tutto, eviterò di entrare in un campo non mio, ma mi soffermerò brevemente sulla forma , sui modi e sulle conseguenze di tali uscite.

Sono ormai due anni che leggiamo di notizie (scudo fiscale) che hanno messo in dubbio le tenuta delle nostre banche. In particolare la Cassa di Risparmio che ha dovuto inoltre subire un martellamento costante anche da organi di stampa specializzata di alta finanza, sul caso Sopaf e Delta.

Un caso che ha messo in fibrillazione molti sammarinesi, e non solo i risparmiatori, ma tutti coloro che amano San Marino e i suoi istituti storici.

E la Cassa di Risparmio è una di questi. Ecco perché ritengo un vero e grave errore, dopo che questa Banca, uscita dal tunnel in cui era piombata dopo lo scoop di Report e tutto ciò che ne è seguito, abbia ripreso ad operare con serenità e con rinnovata fiducia, che debba di nuovo subire una guerra politica interna, che puntualmente viene riportata ed ampliata dai nostri organi d’informazioni.

Una situazione che potrebbe portare di nuovo sfiducia e dubbi da parte dei  cittadini. Seguitare una guerra politica , ideologiche o personale che sia, in cui vengano coinvolti Istituti di Credito, è un grosso errore che potrebbe portare a situazioni difficili per la nostra stessa economia.

Molti sarebbero gli argomenti degni di attenzione per innescare diatribe politiche e mediatiche , ma per favore lasciamo in pace le Banche, che hanno già il loro da fare per difendersi dagli attacchi “Tremontiani”, lasciamole lavorare in pace e serenità ed andiamo a sbollire gli ardenti spiriti…politici altrove.

I cittadini e i risparmiatore ne saranno grati!

Paolo Forcellini direttore de lo Stradone