Nella giornata odierna, la Guardia Costiera di Rimini ha diretto l’esercitazione complessa antinquinamento denominata “POLLEX 2024” finalizzata a testare la risposta ad un ipotetico scenario di sversamento in mare di idrocarburi (gasolio SIF) derivanti dall’affondamento di peschereccio ormeggiato presso il porto canale di Rimini.
All’esercitazione hanno preso parte il Comando Vigili del Fuoco di Rimini con tre mezzi e dieci unità operative, la Protezione Civile della Regione Emilia Romagna e, sotto il coordinamento di quest’ultima, i volontari della protezione civile comunale, la Croce Rossa Italiana sezione di Rimini e la ditta Petroltecnica S.p.a., specializzata in interventi
di contenimento e bonifica di inquinamenti derivanti dallo sversamento di idrocarburi. L’attività ha avuto come principale obbiettivo la verifica dell’attivazione della “catena di allarme”, i tempi di attivazione del dispositivo navale e terrestre nonché la capacità di far fronte alle articolate fasi di intervento, con particolare riguardo alla posa delle barriere galleggianti di contenimento degli inquinamenti marini, propedeutiche alla bonifica degli specchi acquei.
Particolare attenzione è stata posta sull’azione prestata dai Vigili del Fuoco per la definizione di un’idonea cornice di sicurezza, sia a terra che in mare, che ha visto per tutta la durata dell’evento, l’impiego congiunto sul campo di strumenti e operatori NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e soccorritori acquatici a bordo di battello pneumatico di soccorso in dotazione al Comando Vigili del Fuoco di Rimini.
I risultati dell’operazione hanno confermato la prontezza ed efficienza dell’azione di tutto il dispositivo di risposta all’emergenza diretto dalla Guardia Costiera di Rimini, Autorità preposta in via precipua alla tutela dell’ambiente marino e costiero.