Un ok unanime (la trattativa d’altronde è stata portata avanti da quattro segretari di Stato su nove) del congresso di Stato al testo del negoziato con gli investitori che andranno a realizzare il Polo del lusso a Falciano. Ieri la riunione dell’esecutivo che ha chiarito gli ultimi aspetti anche quelli contestati dai vari gruppi contrari al polo, con il testo frutto del negoziato che ora sarà portato in Consiglio Grande e Generale per l’approvazione.
Il governo, che ha necessità di chiudere velocemente la partita, cercherà di terminare gli adempimenti la prossima settimana quando tra lunedì e mercoledì si dovrebbe tenere la sessione straordinaria del Consiglio per il mese di agosto. Già fissato infatti per domani l’ufficio di presidenza che stilerà l’ordine del giorno. Intenzione dell’esecutivo, come già annunciato da tempo, portare in approvazione prima l’accordo con gli investitori e subito dopo la variante al Piano regolatore in seconda lettura per consentire che a Rovereta, sotto al Colorificio sammarinese, possa sorgere il Polo del lusso, già ribattezzato dal governo “polo della moda”.
Una volta superato lo scoglio parlamentare, con parte delle opposizioni già pronte a dare battaglia, la partita per il governo sarà caratterizzata dall’emanazione dei necessari decreti e dai conseguenti atti amministrativi. Il tutto per consentire agli investitori di riuscire, come da accordo, a iniziare i lavori entro fine marzo 2016, anche se l’obiettivo è di iniziarli ben prima per riuscire già ad aprire le porte entro il Natale del prossimo anno.
A cercare di rispondere alle recenti voci contrarie, in particolare le ultime sollevate dall’Usc, è il segretario di Stato al Territorio Antonella Mularoni che su un punto è chiarissima: “Non si tratta di un centro commerciale, ma un outlet del lusso, come il the Mall in Toscana o gli altri a Milano. In un centro commerciale ci sono esercizi di vario tipo, alimentari compresi, qua parliamo di un outlet con all’interno negozi con brand notori”.
E proprio sull’elenco delle grandi marche pronte a entrare nella cittadella della moda, il segretario al Territorio chiarisce che nel contratto è previsto che vi possano entrare al momento i marchi già presenti negli altri outlet di proprietà degli investitori.
E dal segretario vengono respinte al mittente anche le accuse sulla Monofase.
“Non sono previste norme speciali per il polo della moda in merito al pagamento della monofase, quindi pagheran- no quello previsto dall’attua- le normativa. Ripeto, nessun trattamento speciale sulla Monofase. Le agevolazioni previste sono quelle concesse alle nuove aziende che vengono a insediarsi in Repubblica come prevede la legge”. (…) La Serenissima