Pomigliano senza pompe funebri dopo interdittive antimafia

(ANSA) – POMIGLIANO D’ARCO (NAPOLI), 02 SET – La città di
Pomigliano d’Arco resta senza ditte di onoranze funebri sul
territorio lasciando i cittadini privi di un servizio adeguato
in caso di lutto. E’ l’effetto delle interdittive antimafia
emesse dal Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che hanno
raggiunto tutte e quattro le ditte operanti in città. Secondo il
prefetto ”sussistono tentativi di infiltrazione mafiosa da
parte della criminalità organizzata e tendenti a condizionarne
le scelte e gli indirizzi”, tanto da rendere necessari i
provvedimenti ostativi firmati lo scorso 5 agosto, e trasmessi
al Comune il 12 agosto per la relativa notifica alle aziende in
oggetto.
    Nei provvedimenti il Prefetto sottolinea che ”l’interesse del
clan Foria nel settore delle onoranze funebri emerge già dal
1986”, quando fu costituita una società poi raggiunta da
interdittiva nel 2008, per poi ricostituirsi con altri nomi
negli anni a seguire. Interessi che non sono passati inosservati
agli occhi degli inquirenti e nemmeno della polizia municipale
di Pomigliano d’Arco guidata da qualche anno dal comandante
Luigi Maiello, che in passato aveva anche posto sotto sequestro
carri funebri e che ieri ha provveduto al sequestro di una delle
attività, in quanto continuava ad operare nonostante il
provvedimento del Prefetto. ”A Pomigliano d’Arco non esistono
più ditte di pompe funebri – ha commentato Maiello – perché
tutte raggiunte da interdittiva antimafia. Ora è necessario
avere una lista di quelle oneste da parte delle associazioni
Antiracket regionali”. (ANSA).
   


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