Nel 2023 nelle regioni del Centro Nord l’Azienda ha generato impatti positivi diretti e indiretti
sull’economia per oltre 202 milioni di prodotto interno lordo con oltre 3600 mila posti di lavoro 97
milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico del territorio.
Rimini, 24 maggio 2024 – Le attività di Poste Italiane nell’area Centro Nord (Emilia-Romagna,
Toscana, Umbria e Marche) hanno generato nel 2023 impatti positivi, diretti e indiretti, per oltre
202 milioni di euro di prodotto Interno ordo, con oltre 3.600 mila posti di lavoro e 97 milioni di
reddito distribuiti ai lavoratori impegnati nel sistema economico del territorio. Numeri in crescita
rispetto all’anno precedente che confermano la capacità dell’azienda di generare valore per le
comunità locali e per l’intero sistema produttivo dell’area.
Le attività di Poste Italiane, infatti, oltre a generare impatti diretti e strettamente legati all’attività
economica del Gruppo, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (generando
impatti indiretti) e consente alle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per
l’Azienda e i suoi fornitori, di acquistare nuovi beni e servizi (generando impatti indotti).
I numeri analizzati nel bilancio integrato 2023 sono il frutto della stima degli impatti economici
complessivamente generati dall’azienda in ogni singolo territorio, evidenziando come grazie al
lavoro dei suoi 120mila dipendenti riesce a creare valore economico, producendo ricchezza e
occupazione non solo attraverso il proprio business ma anche attraverso il coinvolgimento di una
catena di fornitura locale.
L’impegno di Poste Italiane a servizio del Sistema Paese si inserisce all’interno di un percorso di
crescita e sviluppo che dal 2018 ha generato impatti complessivi sul Paese per circa 76 miliardi di
euro di prodotto interno lordo, 44 miliardi di euro di reddito di lavoro, 13 miliardi di euro di gettito
fiscale, contribuendo inoltre in media alla creazione di 187mila posti di lavoro annui tra il 2018 e il
2023.
Poste Italiane