Si legge dal rinvio a giudizio del pp. 673/2020 – 108/2021:
”Francesco CONFUORTI, Lorenzo SAVORELLI, Filippo SIOTTO e Mirella SOMMELLA sono accusati del reato continuato di interesse privato in atti d’ufficio e/o abuso d’autorità continuata in concorso (artt. 50, 73, 474 o 379 c.p.) ovvero del reato di concorso in violenza privati continuata (artt. 50, 73 e 179 c.p.), aggravati ex art. 90, 73 e 199 perchè Confuorti quale istigatore morale e determinatore delle scelte di Savorelli, Siotto e Sommella e di Moretti.
Moretti – ex Direttore Generale dopo l’uscita di Savorelli – secondo gli inquirenti ‘‘rimuoveva dai loro incarichi, all’interno di Banca Centrale, quei soggetti che, pur in potenza o comunque alla luce di condotte pregresse poste in essere nell’esercizio delle loro funzioni ritenute non confacenti agli interessi di Banca CIS, e la cui permanenza nei loro ruoli veniva reputata di ostacolo alla commissione delle condotte sopra descritte. In particolare:
– con provvedimento 7 marzo 2018 trasferiva il RIA Luca Beccari presso il Dipartimento Esattoria con decorrenza 14 marzo 2018, settore in cui – contrariamente a quanto sostenuto dallo stesso Moretti – Beccari non aveva pressoché alcuna esperienza pregressa, avendo egli sino ad allora svolto servizio quale Responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Responsabile Incaricato Antiriciclaggio (brev. RIA) nell’ambito del quale aveva trasmesso, nelle settimane immediatamente precedenti al suo trasferimento, più segnalazioni ad AIF concernenti l’anomala ed opaca operatività sottesa all’apertura (irrituale) presso Banca Centrale di un conto corrente intestato a “Banca CIS”.
Cosi facendo Moretti attribuiva a Beccari un incarico operativo, incompatibile con il ruolo di RIA, che infatti veniva assegnato ad altro dipendente della Banca;
Fine parte2/Moretti
