Prandelli, panchina futura ‘Quella al parco con nipoti’

(ANSA) – ROMA, 13 MAR – Panchina all’orizzonte? “Le richieste
arrivano sempre, ma la panchina che sto sognando è quella di un
parco con i miei nipotini a godermi la vita con loro. Basta
allenare”. Così Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale e vice
campione d’Europa nel 2012, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai
Radio 1. Discontinuità della maggior parte delle squadre?: “CI
sono tante partite e c’è poco tempo per recuperare. Ad esempio
la Roma è un’ottima squadra, però a livello tecnico ci sono solo
i titolari. Quando Mourinho fa i cambi, la squadra perde la sua
fisionomia. Ma dal punto di vista dell’intensità, a livello
europeo siamo migliorati molto negli ultimi due anni. La
discontinuità dipende secondo me più dalle rose non all’altezza,
non abbiamo 23-24 giocatori potenzialmente titolari come le
grandi squadre”. La Roma di Mourinho: “A livello tecnico, non è
all’altezza delle altre grandi squadre. Secondo me Mourinho sta
facendo un miracolo a prendersi sulle spalle tutti i problemi e
i limiti della squadra, è geniale nella gestione dei rapporti e
nella comunicazione, ma la Roma se l’anno prossimo riuscirà a
trovare tre giocatori importanti indicati da Mourinho, lotterà
per lo scudetto”.
    I meriti del Napoli: “Sembra si stiano scoprendo ora le qualità
di Spalletti – aggiunge Prandelli – Luciano è sempre stato molto
bravo. Quest’anno sono stati bravissimi a capire che bisognava
cambiare. La bravura del Napoli è quella di aver seguito le
indicazioni dell’allenatore: quando valorizzi i giocatori nei
ruoli, la squadra ha sempre un grande vantaggio. Bravo
Spalletti, ma brava anche la società, senza spendere cifre
assurde. Discorso simile si può fare per il Torino, con Car che
ha assecondato le richieste di Juric, perché è l’allenatore che
deve determinare il completamento dell’idea di squadra”.
    Futuro del calcio: “Vedo un calcio col tempo effettivo, con
l’arbitro connesso sistematicamente al Var, chissà se si
chiamerà ancora così, ma lo spettacolo rimarrà”. (ANSA).
   


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