
(ANSA) – ROMA, 04 AGO – Bebe Vio è la vincitrice del 10/o
premio Mecenate dello Sport-Varaldo Di Pietro. Il
riconoscimento, promosso dalla Fondazione Varaldo Di Pietro,
presieduta da Giovanni Di Pietro, premia coloro che, in campo
nazionale e internazionale, forniscono un contributo essenziale
per la crescita dello sport e l’esaltazione dei suoi valori,
anche attraverso attività di valore sociale e solidale. Bebe Vio
è una delle più importanti testimonial a livello internazionale
dei più alti valori dello sport, anche attraverso l’ideazione –
con l’associazione art4sport fondata con i genitori – del
movimento WEmbrace e della realizzazione degli eventi WEmbrace
Games e WEmbrace Sport per sostenere lo sport paralimpico, oltre
alla realizzazione della ‘Bebe Vio Academy’, programma inclusivo
che promuove lo sport integrato.
Questa missione è stata rafforzata dalla bellissima storia di
amicizia che ha visto Bebe Vio protagonista insieme al campione,
Martin Castrogiovanni. Il noto rugbista azzurro è stato al
fianco di Bebe, tutti i giorni per mesi, portandola in braccio e
sulle spalle, in modo da consentirle i movimenti riabilitativi
dopo i recenti interventi chirurgici. Una storia commovente che
rappresenta l’esemplare conferma della forza idello sport e dei
suoi valori. Bebe Vio ha ottenuto straordinari successi che
l’hanno portata a essere campionessa mondiale ed europea di
fioretto individuale, nonché due volte oro alle Olimpiadi (Rio e
Tokyo). “Bebe ha saputo fare dell’attività sportiva una
testimonianza per diffondere a livello internazionale la
conoscenza dello sport paralimpico e dei grandi valori che lo
sport racchiude – dice Di Pietro -. Abbiamo voluto assegnarle il
Mecenate dello Sport, perché nella sua storia, nella sua forza,
nel suo impegno sono racchiusi grandi valori”. La cerimonia di
consegna del riconoscimento, che gode del patrocinio del Coni e
dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, si svolgerà il 30
settembre a Roma, nel Salone d’Onore del Coni. Bebe Vio succede
nell’albo d’oro a Massimo Moratti, Nerio Alessandri, Claudio
Ranieri, Timothy Shriver Kennedy, Lavinia Biagiotti, Javier
Zanetti e Piero Ferrari. (ANSA).
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