È in uscita il libro di Mesut Özil, star dell’Arsenal e della nazionale tedesca. E dalle anticipazioni sembra che a leggerlo ci sarà da divertirsi.
CAPITOLO MOU — Tra le pagine più accese, quelle dedicate al rapporto del calciatore con lo Special One ai tempi del Real Madrid. A spifferare in anticipo qualche “chicca” dal libro, è stato lo stesso attaccante in una intervista rilasciata alla Bild. “Una volta mi ha davvero offeso – spiega Özil -. Mi ha umiliato chiamandomi vigliacco davanti agli altri compagni”.
L’EPISODIO — Durante un allenamento Özil, evidentemente non contento della sua prestazione, era rientrato negli spogliatoi lanciando la maglia sul pavimento. Un gesto che Mourinho non apprezzò. “Mi venne incontro guardandomi dritto negli occhi: “Tu pensi che due bei passaggi siano abbastanza. Credi di essere così bravo che dare solo il 50% di quello che potresti sia ok” – mi disse -. Poi attese in silenzio. Voleva una mia reazione, mi stava provocando. Ma io non sapevo cosa dire, così lui continuò: “Ora mollerai? Sei un vigliacco. Cosa vuoi, andarti a fare una doccia calda? Pettinarti i capelli e restare solo? O vuoi mostrare ai tuoi compagni e ai tifosi cosa sei capace di fare?” Mi sentii così umiliato che decisi per la doccia, ma oggi non farei così. E ritengo Mourinho un grande allenatore”.
QUANTE OFFERTE — Nelle anticipazioni alla Bild Özil racconta anche delle trattative che ebbe in passato con squadre di altissimo livello che volevano acquistarlo. “Nel 2010 mi volevano l’Arsenal, il Bayern Monaco, il Barcellona e il Real Madrid”.
IL GELO DI PEP — “Con il mio agente decidemmo di andare a trattare con il Barcellona. Ero certo fosse la scelta migliore. Era la squadra più forte del mondo, volevo davvero trasferirmi li. Ma Guardiola decise di non incontrarmi, e non si fece nemmeno sentire nei giorni seguenti. Quindi capimmo che era meglio lasciar stare e andai a Madrid”. Gazzetta.it