Presentata oggi all’Ecc.ma reggenza l’Istanza d’Arengo da parte di Salute Attiva per l’uscita di San Marino dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Oltre 365 cittadini sammarinesi hanno sostenuto l’istanza apponendovi la loro firma, segno che la problematica è sentita anche nel paese.

Oggi, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’organismo dell’ONU al vertice della sanità mondiale, contrariamente a quanto viene rappresentato dai principali mezzi di informazione, non rappresenta più un’autorità scientifica imparziale al servizio e tutela della salute dei popoli ma può essere considerata come un garante di interessi privati. Infatti, ben 3/4 delle sue risorse finanziarie provengono direttamente o indirettamente dall’industria farmaceutica e dalle aziende produttrici di vaccini.

Se formalmente l’OMS è finanziato dai 194 Paesi membri dell’ONU con contributi fissi in base al PIL, nella sostanza sono i contributi volontari (donazioni) di soggetti privati (aziende e fondazioni) la parte più consistente (quasi la totalità) delle entrate finanziarie dell’ente: ovvero 5,0 miliardi di dollari su un budget complessivo di 7,0 miliardi di dollari (Dati Febbraio 2025). Di questi, oltre 4,3 miliardi di dollari vengono finalizzati dai donatori a progetti specifici, orientando tramite le proprie “donazioni” le politiche sanitarie dell’OMS a proprio vantaggio e tornaconto.

È di questi giorni poi la notizia che l’organizzazione ha rifiutato di partecipare all’audizione alla quale è stata chiama dalla commissione parlamentare Covid istituita presso il parlamento italiano.

Da alcuni anni a questa parte, le politiche sanitarie dell’OMS, vanno sempre più nella direzione di imporre vincoli agli stati aderenti limitando di fatto la loro libertà e sovranità in termini di tutela della salute. Ne sono dimostrazione il tentativo (per ora non riuscito) di imporre un trattato pandemico mondiale e gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale, introdotti durante l’assemblea generale dello scorso anno che prevedono l’obbligo per gli stati di adeguarsi alle indicazioni dell’OMS senza possibilità di appello in caso di pandemia dichiarata o presunta.

Una evidente limitazione alla sovranità e libertà di azione degli stati aderenti esercitata da un organismo “privato” le cui politiche sono dettate da finanziatori privati e con evidenti conflitti di interesse.

Info: associazionesaluteattiva@gmail.com