E’ stato presentato oggi, alle ore 17.30, presso l’Antico Monastero di Santa Chiara, alla presenza degli Ecc.mi Capitani Reggenti, Massimo Cenci e Oscar Mina, il volume “Il Convento di Santa Chiara – quattro secoli nella realtà sociale, economica e culturale della Repubblica di San Marino”. La pubblicazione, a cura e con testi di Ivo Biagianti, Maria Antonietta Bonelli, Debora Fabbri e Leo Marino Morganti, testimonia, attraverso immagini e documenti storici, stralci di vita all’interno del Convento di Santa Chiara a fine Ottocento.
L’evento di oggi si inserisce nella serie di iniziative volute dalla Segreteria di Stato alla Cultura per celebrare i quattro secoli di presenza a San Marino del Monastero delle Clarisse e ci offre, come ha detto il Segretario di Stato Romeo Morri, il grande “privilegio di riflettere su alcuni valori importantissimi per ciascuno di noi”. Una riflessione che si sofferma sull’importanza e sulla valenza che il Monastero, e con esso il meticoloso e ispirato lavoro delle Clarisse, hanno avuto nell’ambito della società sammarinese, favorendo lo sviluppo di una piccola Comunità fortemente ancorata alle proprie tradizioni e alla propria storia. Il Segretario di Stato ha infatti sottolineato la “modernità” dell’operato – e del messaggio a esso connesso – delle Clarisse che, in anni in cui l’istruzione veniva impartita esclusivamente alle classi nobili e abbienti e quasi esclusivamente ai figli maschi, avviarono un educandato femminile dove le ragazze dei ceti più poveri imparavano i lavori domestici, ma anche a leggere e scrivere, attivo fino agli anni ’60.
Morri ha quindi espresso un sentito ringraziamento alle Clarisse, che ieri come oggi costituiscono un riferimento sicuro per la nostra Comunità, contribuendo alla sua crescita e alla sua formazione; le Monache hanno saputo custodire nel corso dei secoli quei documenti che costituiscono una parte altamente significativa del nostro patrimonio culturale e spirituale.
Infine un apprezzato riconoscimento è stato rivolto alla casa editrice AIEP e agli autori, che con profonda sensibilità hanno curato la redazione del libro.