
Secondo i primi dati resi noti dalle commissioni elettorali create dalle amministrazioni filorusse, oltre il 95% dei votanti si sono espressi a favore dell’annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass. Nelle oblasti di Lugansk e Donetsk, nel Donbass, i “sì” hanno raggiunto rispettivamente il 97,77% e il 97,74%, con il 12% dei voti scrutinati. Nelle zone in cui si è votato nella regione di Zaporizhzhia i favorevoli all’unione con la Russia risultano il 96,94% con lo spoglio giunto al 22%, mentre in quella di Kherson sono stati il 97,47% con il 12% delle schede scrutinate.
In precedenza Mosca aveva fatto sapere che i referendum sono riconosciuti validi nelle 4 aree occupate “poiché l’affluenza alle urne ha superato il 50%”. E’ quanto affermano le autorità russe, secondo quanto riporta la Tass. “Nel Donetsk – afferma la Tass – l’86,89% degli elettori ha votato lunedì sera. L’affluenza alle urne è attualmente dell’83,61% nel Lugansk, del 63,58% nella Regione di Kherson e del 66,43% nella Regione di Zaporizhzhia”. Oggi ultimo giorno di votazione per l’annessione alla Russia: i seggi hanno aperto alle 8 e chiuderanno alle 16 “subito dopo inizierà lo spoglio dei voti e saranno annunciati i risultati degli exit poll”.
Dopo il referendum di annessione, i territori occupati di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson entreranno a far parte del nuovo distretto federale della Crimea: lo hanno riferito una fonte vicina al governo della Crimea e un interlocutore del Consiglio della Federazione al quotidiano economico russo Vedomosti. Molto probabilmente il nuovo rappresentante presidenziale sarà Dmitry Rogozin, l’ex direttore generale dell’Agenzia spaziale russa Roskosmos. Le fonti hanno spiegato al quotidiano la necessità di creare un nuovo distretto federale per via della “situazione difficile” attorno ai referendum e che serve “un politico di peso” per gestirla. Rogozin ha lasciato la carica di capo di Roskosmos il 15 luglio. Il suo posto è stato preso da Yury Borisov, vice primo ministro per l’industria della difesa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha risposto alla domanda di Vedomosti sulla nomina di Rogozin, così come il diretto interessato. Una fonte di Roskosmos ha affermato che l’ex direttore generale vorrebbe questa nomina.
Il Consiglio della Federazione russa, la Camera alta del Parlamento di Mosca, potrebbe votare il 4 ottobre l’annessione delle regione ucraine di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, se l’esito dei referendum tenuti dalle autorità filorusse e non riconosciuti dalla comunità internazionale sarà favorevole.
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