Primo maggio, l’agricoltura torna protagonista in piazza a Santarcangelo

Santarcangelo, 28 aprile 2025 – Torna la Festa del Primo Maggio promossa da Cia Romagna a Santarcangelo. Un appuntamento tradizionale e atteso dagli associati e dal territorio, in cui si celebra il valore del lavoro insieme all’importanza dell’attività agricola, i cittadini ei produttori si incontrano, le eccellenze locali vengono valorizzate e si condivide una giornata insieme all’insegna della convivialità.

Il ritrovo dei partecipanti e dei mezzi agricoli è alle 9.30 in piazza Gramsci, per partire alle 10 con il tradizionale corteo degli agricoltori. Alle 11 in piazza Ganganelli gli interventi di Filippo Sacchetti, sindaco di Santarcangelo, Stefano Francia, presidente Cia Emilia-Romagna, Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna, Lorenzo Falcioni, vicepresidente Cia Romagna.

Sin dalla mattina in piazza Ganganelli si farà festa con la musica folk romagnola del duo Emisuréla, animazione e giochi per i più piccoli con il Ludobus Scombussolo, il mercatino agricolo I sapori della nostra terra e ciambella e vino per tutti. Dalle 13 sulle tavolate in piazza si mangia in compagnia portando la ligaza, per poi continuare la festa anche nel pomeriggio.

“La Festa del Lavoro degli agricoltori a Santarcangelo è una tradizione che viene da lontano – ricorda Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna -. Portare i trattori in piazza è un’occasione per farsi vedere da vicino dal pubblico e fare conoscere sempre più l’importanza del nostro lavoro. Finalmente sembra che anche l’Unione Europa stia riconoscendo il valore dell’agricoltura, nella prospettiva della nuova Pac, e auspichiamo che alle dichiarazioni seguano i fatti”.

“Nello stile della Cia, anche quest’anno lo slogan della festa è ‘Per il lavoro, per l’ambiente, per la pace’ – aggiunge Lorenzo Falcioni, vicepresidente Cia Romagna -. Sono tre punti cardine che la manifestazione mantiene sempre più vivi nel tempo. Il lavoro agricolo ha bisogno di essere valorizzato anche in termini di redditività: le produzioni subiscono forti contrazioni dei prezzi a fronte degli aumenti in ogni altro settore. L’ambiente è un elemento ben chiaro e caro a noi agricoltori, e siamo i primi a voler tutelare il territorio. Abbiamo ancora davanti agli occhi ciò che accade a causa del cambiamento climatico e le conseguenze disastrose delle alluvioni del 2023. Infine dal palco del Primo Maggio invocheremo a gran voce la pace, oggi più che mai urgente alla luce dei conflitti in Ucraina, in Palestina e in tutto il mondo”.