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  • Problema bilancio, delineata strada di sacrifici

    “Governo pienamente consapevole che le sue ambizioni di lungo termine sono rese più complicate dalla necessita di dare immediata e permanente soluzione ai problemi del settore bancario”.

    Ancora banche al centro “Il Governo è pienamente consapevole che le sue ambizioni di lungo termine sono rese più complicate dalla necessita di dare immediata e permanente soluzione ai problemi del settore bancario”.

    Sul tavolo della politica c’è il piano di stabilità e c’è la situazione della nanza pubblica. Al centro dunque la definizione di misure che aumentino la crescita, ovvero riforme strutturali, cioè meno burocrazia e maggiore concorrenza, più investimenti pubblici privati e procedure di rientro graduale e ragionate del disavanzo. Ciò anche alla luce di un debito pubblico che dai 193 milioni del 2013 avrebbe raggiunto nel 2018 i 304 milioni. San Marino ha perso nell’ultimo decennio il 30% del Pil mentre il debito pubblico ammonta al 22% di quello stesso Pil ma sarebbe destinato ad aumentare notevolmente a causa dei costi della ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio.

    Tante le proposte in campo e ovviamente il sistema bancario resta al centro. Nel piano di stabilità presentato a categorie e parti sociali si legge che “il completamento dell’Aqr, l’esigenza di capitale del settore bancario è stata quantificata e rappresenta il più importante intervento teso ad assicurare la stabilità finanziaria e lo sviluppo economico di San Marino”. Ne consegue che la tanto attesa apr che avrebbe dovuto fotografare la solidità degli istituti e i cui risultati avrebbero dovuto esser resi noti sin dallo scorso anno è stata completata e che proprio da lì si vuol ripartire. Non si capisce però il perché della mancata condivisione di questi dati.

    “Prima ci è stato detto di aspettare – ha fatto notare Giuliano Tamagnini negli scorsi giorni – e l’air è stata rimandata da un anno all’altro poi quando è arrivata la notizia del suo completamento ci hanno comunicato che non interessava più perché è la fotografia del passato.

    Io dico invece che a noi interessa eccome perché dà la misura di quanto solidi sono i nostri istituti e ci consente di fare tutte le valutazioni legate alla gestione dei fondi”. Con l’intento di stabilizzare il sistema bancario adottando una strategia credibile così come richiesto dalla missione Article IV del 2018 dal Fondo Monetario Internazionale è stato poi istituito un Comitato per la Stabilità Finanziaria (CSF) di cui fanno parte rappresentanti del Congresso di Stato e della Banca Centrale di San Marino che avrà il compito di redigere, con il coinvolgimento costante degli stakeholder, un piano strategico per il settore finanziario.

    Quanto al risanamento dei conti pubblici, alcuni numeri dovrebbero dare la misura dei sacrifici che verranno richiesti ai cittadini, nel 2019 e nel 2020 è previsto un risparmio in termini di spending review rispettivamente di 10 e 5 milioni di euro, negli stessi anni la riforma del sistema pensionistico dovrebbe portare il sistema a risparmiare ulteriori 10 e 5 milioni di euro. Infine la diminuzione del debito è anche af data alle riforme scali, 12 milioni dovrebbero arrivare nel 2019 dall’igr e 8 milioni dall’iva nel 2020.

    La RepubblicaSM