Problemi rapporti Italia-San Marino: a farne le spese i frontalieri

Il 9 ottobre Cisl e Uil saranno a Roma insieme per la prima volta per manifestare e chiedere al Governo riforme fiscali, in un’iniziativa dal titolo “In piazza per far ripartire il paese”. Il lavoro è uno dei temi di primo piano, con le preoccupazioni sul territorio nei diversi settori.

A preoccupare i sindacati è, per esempio, l’incertezza sugli ammortizzatori sociali in deroga per il prossimo anno. 110Mila, secondo gli ultimi dati della Uil sulla cassaintegrazione straordinaria, le ore relative a agosto in provincia di Rimini. Ora a preoccupare, sul territorio, ci sono anche le vicende della Carim e del credito industriale sammarinese, con i contratti a tempo determinato in gioco.

Ma già prima di tutto questo l’attenzione di Cisl e Uil si era appuntata sul Titano e sui 6mila frontalieri riminesi che lì lavorano, colpiti dalla crisi ma non solo. “Sappiamo – spiega Massimo Fossati, segretario Cisl di Rimini – che ci sono tante persone che hanno già in mano la lettera di licenziamento per i loro contratti sammarinesi. Non vorremmo che, oltre la crisi, abbia un ruolo anche il clima non positivo tra Italia e San Marino”.

Si tratta di bancari, ma anche di persone che lavorano, per esempio, nel settore dei mobili. E sempre in tema di lavoro, i sindacati confermano che esistono situazioni da tenere sotto controllo sul territorio sul lavoro nero.

Fonte: NewRimini.it