Il Tribunale di San Marino avrebbe disposto nelle scorse settimane accertamenti patrimoniali sulla Guardia di rocca Paride Renzi, aprendo di fatto un procedimento penale anche a San Marino a carico del militare. Un passo indietro, alla notte tra il 23 e 24 ottobre scorso quando la Guardia di Rocca,Paride Renzi, unitamente all’amico albanese Eder Shpati, fu arrestato all’uscita del casello di Fano, dai Carabinieri, che stavano svolgendo controlli di routine notturni, hanno fermato l’auto di Renzi rinvenendo all’interno 70 grammi di cocaina pronti per lo spaccio.
Ora spunta l’ordinanza dietro richiesta specifica degli inquirenti italiani che evidentemente vogliono capire qual è il tenore di vita del militare sammarinese e dunque gli accertamenti patrimoniali sono praticamente una routine in questo genere di indagine così come le perquisizioni domiciliari.
Dell’ordinanza e dell’indagine sammarinese tuttavia non sarebbe stato ancora notificato nulla al difensore di Paride Renzi, avvocato Rossano Fabbri: “Non so nulla di questo provvedimento, non sono stato informato. Comunque posso anticipare che qualora si mettano a setaccio i conti uscirà una situazione che già si conosce bene. Il mio cliente ha i conti in rosso, ha debiti. La famiglia lo ha sempre sostenuto finanziariamente. Non posso aggiungere altro. C’è il segreto istruttorio sulla vicenda. Ripeto comunque di non sapere nulla di questa operazione investigativa, lo sto apprendendo dal vostro giornale”.
Gian Maria Fuiano, La Tribuna