Continuiamo la pubblicazione della trascrizione da noi redatta della deposizione del Presidente Bcsm avv. Catia Tomasetti nell’udienza pubblica del 01.03.2023 nel processo Buriani-Celli. Quindicesima parte
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COMMISSARIO SALDARELLI – altre domande? Procuratore del fisco?
PF – Se posso delucidazioni… nella udienza del 5 luglio del 2021, davanti agli inquirenti, lei disse che il 19 aprile del 2019, mi sembra che facesse riferimento a questo anche prima, quindi 15 giorni dopo la comunicazione giudiziaria, scrisse un messaggio a Celli con cui, leggo: lo invitavo, qualora non lo avesse già fatto, a raccontare tutta la verità sulla consulenza Gozi al commissario Buriani così da dimostrare la mancanza di condotte penali afferenti a tale rapporto. Ecco, le chiedo, lo chiede a Celli perché lei era a conoscenza che Celli avesse rapporti con Buriani? che ci fosse comunque un collegamento? che potesse arrivare a Buriani attraverso Celli?
TOMASETTI – No, assolutamente no. Io all’epoca appresi di questi rapporti con Buriani successivamente, nell’incontro di giugno con Celli. Io all’epoca, e mi ricordo bene quel messaggio, era innanzitutto attorno a Pasqua, perché ci eravamo fatti gli auguri per Pasqua, io chiesi a Celli di andare a parlare con Buriani perché Celli conosceva le vicende della consulenza Gozi, Celli sapeva benissimo che era stato Renzi a proporre la consulenza a Gozi, tant’è che mi ricordavo che nel periodo in cui io stavo per arrivare come presidente o subito dopo, Celli mi fece questa battuta perché avevo incontrato Gozi a Palazzo Pubblico che usciva da una riunione con Renzi, e mi …
PF – Infatti, Gozi ha detto infatti che lui ha contattato il segretario agli esteri ma anche alla giustizia all’epoca, Renzi per interessarsi della questione…
TOMASETTI – che in realtà
PF – Le chiedo a lei perché Celli, se sapeva che poteva avere delle …
TOMASETTI – No, io sapevo che Celli, … allora io ero indagata, in teoria, per amministrazione infedele perché l’accusa era che io avessi, sponte mia, dato un mandato a Gozi, poi, fra l’altro il decreto di archiviazione di cui io contesto integralmente i contenuti, dice, alla fine trasforma questa cosa in Gozi non lavorava ma veniva pagato lo stesso. Comunque non sarebbe reato mio perché la supervisione è del direttore generale. Ma siccome all’epoca l’oggetto dell’indagine era che io avessi dato, sponte mia, una consulenza a Gozi, mentre Simone Celli sapeva perfettamente che quella consulenza derivava da contatti con Renzi, io chiedevo a Celli di recarsi prontamente, e anche Renzi mi aspettavo che l’avrebbe fatto, a recarsi prontamente a chiarire questo dato che non era irrilevante. E fra l’altro non è Gozi che cerca Renzi, ma, come apparso anche da un’intervista che venne pubblicata credo sul Messaggero, dell’ambasciatrice in Italia di Malta, fu Renzi che chiamò l’ambasciatrice e disse: “chi mi puoi proporre come negoziatore? e l’ambasciatrice disse appunto..
PF – io però le parlo del momento in cui Gozi viene a sapere dai media che era indagato a San Marino. Cioè l’interessamento è dopo, ovviamente la notizia che era stato aperto un fascicolo …
TOMASETTI – si, io quando scrivo a Celli…
PF – Capito? quindi è quello il momento che rileva nel fatto perchè chiede un intervento di Celli, addirittura … Celli le avrebbe risposto che era stato trattato male in quanto il giudice gli avrebbe risposto che avrebbe deciso lui i tempi e i modi dell’attività istruttoria da svolgere in quel fascicolo. Cioè notizie precise che possano essere rilevanti..
TOMASETTI – si, si, ma mie, non è Gozi. Quello sono io che dico …
PF – No, le chiedo perché l’ha chiesto a Celli questo interessamento…e non ad altri.
TOMASETTI -perché ero indagata e sapevo di essere innocente e sapevo che Celli aveva le informazioni per discolparmi. Però devo dire…
PF – quindi non sapeva che Celli aveva nessun rapporto col commissario Buriani
TOMASETTI – no, no,assolutamente. No no no. Apprendo di questa vicinanza da parte, appunto nei colloqui che avevamo a giugno
PF – quindi nel momento in cui viene presentato, si è presentato da lei a Roma e queste cose qui.
TOMASETTI – esatto.
PF – ecco difatti poi guardavo, in pratica, dopo l’incontro con Celli del 5 luglio dice: “ho avuto un incontro, mi era stato chiesto un incontro per l’11 luglio!, questo lo scrive lei, “ho detto a Celli che non volevo più sentire nessuno e dissi che”..
TOMASETTI – si è vero
PF – …“in questo incontro del 5 luglio non era opportuno che incontrassi il giudice” e quindi si parla proprio di incontrare il giudice, perché so che mi rinviava a giudizio e allora a quel punto mi sarei dimessa e non c’era più nessun rapporto da (…) oppure mi archiviasse e allora potevo continuare …sia lui che io con dignità potevamo continuare a parlare”. Cioè quindi possa avere lei, delle informazioni tali che ci possa dire che Celli aveva un rapporto non so, di questo tipo, col commissario Buriani. Non le dice niente , non le dice mai niente Celli..
TOMASETTI – In che senso?
PF – beh, insomma, per arrivare a dire queste cose…
TOMASETTI – No, ma Celli ..
PF – Lei non gli ha mai posto il problema?, ma come lo conosci? che rapporti hai con il Commissario Buriani? o cose di questo genere
TOMASETTI – Beh francamente no, non è che sono andata a fondo dicendo ma come mai che siete così amici. Diciamo che forse ho dato per scontato, ho fatto un collegamento logico, razionale, conoscendo la vicinanza del giudice alla famiglia Guidi, conoscendo la vicinanza di Celli in quel momento, probabilmente, agli azionisti che vendevano, visto che per sua stessa ammissione era coinvolto nella vendita Stratos, ho pensato che la loro vicinanza derivasse dal lavorare dalla stessa parte del tavolo.
PF – Infatti questa era l’altra domanda che le volevo fare. Perché su questo punto merita … dei rapporti che ha avuto con Celli riguardo l’attività posta in essere ricordo che, oltre all’atteggiamento ostile e lei ha percepito nei suoi confronti da parte di Simone Celli, oltre al fatto che riferisce
TOMASETTI – no, sono sincera, non percepivo un atteggiamento ostile se non io dissi in una riunione, era quella del 5 luglio, che lui era contrariato ma con me non aveva un atteggiamento ostile
PF – Che parlava anche di questo agguato, quindi si parla: “il 31 di luglio dovevamo decidere del prestito a Banca Cis”, dice no?, “come al solito con 24 ore di preavviso”. In quel caso dice: “quando lei c’era..
AVVOCATO VECCHI – siamo nel 2018 però
PF – Si, si nel 2018. Infatti. Cioè passiamo da questo dove lei dice a un certo punto “che anche Celli era consapevole ed era parte di questo agguato …”
TOMMASETTI -si
PF – poi per giungere a una definizione, questa successiva quindi del periodo luglio 2019, dove dove che ebbe l’impressione che facesse il consulente di Grandoni, quando non era più nemmeno il segretario..
TOMMASETTI – Si
AVVOCATO VECCHI – faccio un’obiezione signor commissario perché io non capisco cosa viene detto e cosa viene chiesto , chiedo di riformulare la domanda in modo diretto. Perché se no..
COMMISSARIO SALDARELLI – può riformulare la domanda?
PF – sono dichiarazioni che la testimone ha rilasciato nell’ambito della commissione d’inchiesta…
COMMISSARIO SALDARELLI – volevamo capire qual è la domanda
PF – se sono solo impressioni queste qua o se ha avuto contezza del fatto che Celli avesse un collegamento con Banca Cis, con Stratos, non so
TOMASETTI – Grazie. Allora, se lei mi chiede se ovviamente chiesi a Celli di vedere l’evidenza di un mandato di consulenza ecc, no, però Celli stesso… Celli si recò da me, disse di aver conosciuto le persone di Banca Stratos, che non sfuggirà erano francesi, quindi non è che fossero, per incontrarli o uno andava in Francia o li incontrava quando andavano qua , non erano occasioni, erano occasioni sporadiche. Mi pregò di incontrarli, mi disse che gli avevano fatto un’ottima impressione. Io ne trassi, anche per la passione che lui metteva in questa cosa, appunto viene da me il 5 contrariato, sa già dell’esito dell’incontro pochi minuti dopo l’incontro stesso, … l’impressione che ho avuto da tutti questi elementi era che avessero un rapporto molto stretto o con Stratos o con Grandoni, o comunque fosse coinvolto attivamente in questa vendita. Diciamo che ci potevano essere due interpretazioni: una che può essere fondata, cioè una persona che ha avuto un ruolo politico importante in una vicenda importante del Paese, si appassiona a una tema, e ci può stare, l’altro però era che avesse informazioni di così immediato livello perché le dico, il 5 escono gli esponenti di Banca Stratos, che fra l’altro parlavano solo francese, non parlavano italiano, e pochi minuti dopo io incontro Celli che ha un resoconto di quella riunione. Quindi o gliel’han dato loro o gliel’ha dato una terza persona intermedia, però vuol dire che qualcuno da quel lato del tavolo sente, identifica in Celli un interlocutore, e si sente in dovere di dargli delle informazioni privilegiate.
PF – Grazie
TOMMASETTI – Grazie
Fine parte quindicesima