Continuiamo la pubblicazione della trascrizione da noi redatta della deposizione del Presidente Bcsm avv. Catia Tomasetti nell’udienza pubblica del 01.03.2023 nel processo Buriani-Celli. Nona parte
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AVVOCATO COCCO – Senta un altro passo indietro e mi riferisco all’on. Renzi. Quando avete fatto quel CCR su invito della Reggenza, questo incontro in una sala vicino agli uffici delle loro Eccellenze. Lei sollecitò Renzi a presentarsi e a risolvere la questione dell’incarico Gozi? Visto che lui lavorava fianco a fianco con Renzi, quindi poteva essere risolutivo da un suo punto di vista e quali erano i suoi rapporti con Renzi? Avevate avuto dei contatti? Li aveste avuti dopo, prima …
TOMASETTI – Sollecitare non è la parola giusta, io forse in quel momento ero ancora molto ingenua e quindi gli rappresentai che l’amministrazione infedele riguardava Gozi e siccome sapevo che era stato proprio lui a chiamare Gozi e a proporre a Gozi la consulenza gli dissi, immagino, mi spiace che il magistrato da gennaio ad aprile non abbia acquisito la tua testimonianza ma immagino che andrai subito a presentare la tua testimonianza in modo tale da chiarire subito questa cosa.
AVVOCATO COCCO – I suoi rapporti con Renzi come erano in quel momento? Lui la volta scorsa disse che era amareggiato da una sua decisione di non dar seguito ad un accordo tra le due banche centrali della Repubblica di San Marino e la Federazione Russa. La vicenda Lavrov, ne ha parlato l’on. Renzi di iniziativa spontanea dicendo che questo è stato l’inizio come dire di un rapporto di sfiducia da parte sia nei suoi confronti.
TOMASETTI – Inizio di sfiducia .. allora dopo la cacciata di Moretti, basta acquisire i verbali del CCR, aveva un atteggiamento aggressivissimo nei miei confronti. Però la vicenda Lavrov fu il chiodo sulla mia bara. Però guardiamo la coincidenza temporale: io e Renzi avemmo un dissidio pubblico durante una di queste riunioni per l’accordo UE e proprio alla fine di marzo, mi sembra che sia il 27 marzo, e subito dopo mi arrivò l’avviso di garanzia, la comunicazione di reato.
Quando io incontro Nicola Renzi diciamo siamo freschi di questo dissidio. Ora non voglio tediarla il dissidio verteva su questo fatto e le rubo 5 minuti.
Il 21 marzo viene Lavrov a San Marino, mi ricordo di questa data perchè è il compleanno di Lavrov che ha l’abitudine di festeggiare i suoi compleanni in giro all’estero. Il 21 marzo 2018, l’anno prima, fece molto scalpore perchè venne fotografato con signore variopinte a Tokyo. Prende il suo aereo e se ne va in giro.
Comunque il 21 marzo il segretario di Stato Renzi incontra Lavrov e non mi informa dell’incontro benché oggetto dell’incontro ci fosse anche la materia finanziaria. Lui non si coordina. Quel giorno stesso invece io incontravo la Federal Reserve, ora non bisogna essere esperti di diplomazia internazionale ma avere contemporaneamente Lavrov e la Federal Reserve a San Marino non era proprio una cosa normale.
Come scopriamo questa cosa? Io vado da lui, io mi coordino e lui no. Gli dico: ”guarda viene la Federal Reserve, che non viene tutti i giorni a San Marino, ci sono dei temi di politica estera che vuoi trattare? Vuoi che organizzi e che poi venga da te? ecc.ecc. E lui paonazzo mi risponde che non può essere perchè quel giorno viene Lavrov. Solo che io non potevo cancellare la Federal Reserve. Dopo questo disguido che riusciamo più o meno a gestire Renzi mi chiama e mi dice: Dammi una bozza di MOU che la devo dare a Lavrov.
Io gli spiego che un MOU è un accordo tra due autorità di vigilanza che hanno un mantra che, ripetono fino alla nausea, che si chiama l’indipendenza dalla politica.
Quindi una autorità di vigilanza non può dare ad un politico un MOU a Elvira Nabiullina della Banca Centrale russa. Gli dico così crea un contatto con Elvira Nabiullina che poi noi parleremo e faremo l’MOU. E lui insiste e dice: ”no, no voglio questo MOU”. Io cerco di farlo ragionare con le buone ma soprattutto, quello che cercavo di far capire a lui è che la Elvira Nabiullina della banca centrale russa è una delle più grandi economiste del mondo. Tuttora il rublo non precipita perchè c’è quel gigante di economista dell’Elvira Nabiullina che gli tiene alto il rublo.
Secondo voi, con tutta la grande stima che posso avere di me stessa, ma io mando una delle più grandi economiste del mondo, essendo io una banca centrale così con una banca centrale così gli sparo un MOU dicendo firma firma questa cosa che poi i nostri due paesi si mettono d’accordo.
Cioè viola qualunque logica dei rapporti internazionali.
Comunque gliel’ho spiegato in tutte le lingue, lui questa cosa non l’ha recepiva. Ad un certo punto scopro che chiede ad un mio consigliere che è fondatore del suo partito di chiedere ad un mio funzionario di dare un MOU alla Banca Centrale russa. Poi al di là di tutti i rapporti internazionali c’è un altro tema fondamentale, noi stavamo cercando di far uscire San Marino dall’isolamento internazionale anche se non c’era la guerra in Ucraina la Russia aveva le sanzioni americane. Firmare un MOU con la Russia era folle. Comunque dopo questo dissidio e non so come rilevi ai fini del processo, per me rileva sicuramente quando andavi a parlare … cioè sincronicamente il 27 marzo 2019 ho questo dissidio con Nicola Renzi, il 3 aprile 2019 viene firmata la mia comunicazione giudiziaria di reato, il 5 aprile parlo con Renzi ed era un Renzi che sicuramente non era ben disposto nei miei confronti.
AVVOCATO COCCO – Senta in quell’occasione oltre a fare l’esempio di Carta lei fece anche l’esempio della Commissione Antimafia? perchè è un tema che è poi oggetto di..
TOMASETTI – Sinceramente non mi ricordo, nessuna attinenza … tra l’altro io mi ricordo la logica dell’intervento che ho fatto e mi stupì quando me lo chiede il dott. Buriani.
Fine nona parte