Sono accusati a vario titolo di riciclaggio, associazione a delinquere, appropriazione indebita, fatture per operazioni inesistenti. Già condannati a Venezia con rito abbreviato a pene lievi.
Comincia oggi alle 15 in Tribunale il processo sui fondi neri creati a San Marino che, secondo l’accusa, venivano utilizzati per pagare tangenti legate alla realizzazione del “Mose” di Venezia. Dalle carte delle indagini condotte dai commissari della legge Antonella Volpinari e Alberto Buriani emerge un flusso di denaro di circa 11 milioni di euro. Gli imputati sono l’ex console William Colombelli, la ex segretaria dell’ex governatore del veneto Giancarlo Galan e Piergiorgio Baita, manager della Mantovani Spa, società italiana leader nella realizzazione di grandi opere. Vengono contestati, a vario titolo, i reati di riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, appropriazione indebita e associazione a delinquere. I tre imputati sono già stati condannati con rito abbreviato a Venezia, a fine 2013, nel processo denominato Chalet: Baita ad un anno e 10 mesi; Minutillo e Colombelli ad un anno e 4 mesi. San Marino Rtv