
(ANSA) – ROMA, 22 DIC – La Procura della Federcalcio –
apprende l’ANSA – sta notificando alle parti interessate la
richiesta di revocazione per la sentenza definitiva della
giustizia sportiva sull’inchiesta plusvalenze. La riapertura
dell’indagine riguarda la Juve e altre squadre, ed è stata
chiesta sulla base dell’articolo 63 del codice di giustizia
sportiva. Il processo sportivo si era concluso in primo grado lo
scorso aprile con il proscioglimento per tutti i dirigenti e le
società finite a giudizio davanti al Tribunale nazionale
federale. Tra loro c’erano l’allora presidente della Juve,
Andrea Agnelli, e il numero uno del Napoli, Aurelio De
Laurentiis, ma in tutto si trattava di 59 dirigenti undici club,
di cui cinque di Serie A (Genoa, Sampdoria ed Empoli, oltre a
Juve e Napoli). A metà maggio, poi, la Corte d’appello federale
aveva respinto il ricorso della Procura della Figc. Questa però,
in seguito all’avviso di garanzia ad Andrea Agnelli e altri
dirigenti bianconeri, aveva chiesto alla Procura della
Repubblica di Torino l’accesso ai nuovi atti dell’inchiesta per
valutare se vi erano elementi per riaprire il processo. “Solo in
presenza di atti nuovi e ritenuti decisivi per la revisione
della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello
federale”, il procuratore federala avrebbe potuto decidere di
impugnare la sentenza. Cosa che e’ avvenuta oggi, a norma
dell’articolo 63 del codice di giustizia sportiva. Nel
frattempo, la procura guidata da Chine’, dopo le dimissioni del
Cda bianconero, ha aperto un altro fascicolo sul capitolo dei
contratti bianconeri, legato all’inchiesta della procura
torinese. (ANSA).
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