Prof no green pass: stop stipendio poi Covid, torna in aula

(ANSA) – FABRIANO, 09 SET – “Con sofferenza e sacrifici,
ma ho vinto la battaglia restando salda nei miei principi”. A
parlare è la professoressa di Lettere della scuola media Gentile
di Fabriano (Ancona), Roberta Salimbeni, che un anno fa aveva
intrapreso una battaglia contro il vaccino obbligatorio e il
Green pass. “Non mi sono vaccinata contro il Covid l’anno
scorso, quindi non ho insegnato fino a gennaio scorso. – ricorda
– Ovviamente, sono stata senza stipendio. Un grande sacrificio
che mi è costata una certa difficoltà economica, ma almeno sono
rimasta fedele ai miei principi”.
    “Non ho avuto il certificato verde, – aggiunge la docente –
perché in libertà ho scelto di non vaccinarmi, non trovando
corretto che le istituzioni abbiano prima dato la possibilità di
scegliere poi l’abbiano resa obbligatoria in modo surrettizio,
pena l’esclusione dalla vita sociale e addirittura dal lavoro”.
    Salimbeni, “nella piena consapevolezza di ciò che avrebbe
comportato”, si è quindi avviata verso la sospensione del lavoro
perché non ha inteso ‘tamponarsi’ costantemente per ottenere la
certificazione verde base. Poi la decisione del Governo
dell’obbligo vaccinale per la categoria degli insegnanti. E
anche in questo caso, la docente ha proseguire la battaglia fino
a quando, dopo le scorse vacanze natalizie, non ha contratto il
Covid. “A seguito del mio contagio – ricorda – ho ricevuto il
green pass per guarigione e sono tornata a lavoro nel secondo
quadrimestre”. Ha terminato l’anno scolastico e ora, a distanza
di 12 mesi, con l’approssimarsi della prima campanella, nelle
Marche il 14 settembre, sarà regolarmente in cattedra dal primo
giorno.
    “Rifarei tutto anche perché, nonostante la poca solidarietà
riscontrata dal corpo docente, – conclude – ho trovato sempre
grande riscontro negli alunni che hanno compreso la mia scelta.
    Sono una persona che semplicemente ha rinunciato allo stipendio
per rimanere fedele ai propri principi, in modo coerente. Mi
spiace per chi ha fatto il vaccino non per convinzione, ma per
poter insegnare. I loro sacrifici si sono azzerati e ora siamo
tornati a essere tutti uguali, senza discriminazioni”. (ANSA).
   


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