Profilo di Conte … di Sergio Pizzolante

Conte è professore associato e avvocato foggiano.
Ma a Firenze frequentò l’ambiente renziano.
Ai tempi di Renzi.
Poi quello grillino.
È amico di Bonafede.
Il peggior sindacalista dei peggiori Pm.
Nel 2013, la Camera, su indicazione dei 5 stelle, lo nomina( l’ho votato anche io… azz! ), membro del consiglio della Giustizia Amministrativa.
Un incarico ritenuto di serie B.
Quelli che passano all’unanimità…
Però, per i 5 stelle, che entrano alla Camera armati di canottiere e sandali, Conte, così carino, con bei vestiti e giuste cravatte, non è male. E, credo, che sia l’unica volta nella storia che i gruppi parlamentari di un partito si riuniscono per sapere che attività svolge un membro del Consiglio della Giustizia Amministrativa.
Li affascina.
Da lì, il passo alla Presidenza del Consiglio è breve. Diciamo.
Se uno vale uno, Conte vale 1,1. Sicuro.
Fra sandali e canottiere vince la cravatta.
Conte diventa Presidente ma comandano i Vice Presidenti.
E lui ci sta.
Si fa anche fotografare con Salvini per rivendicare tutto. Tutto l’amore per i decreti Salvini.
Si autodefinisce populista e avvocato del popolo.
Diventa amico fidato di Trump.
Consente al Ministro della Giustizia di Trump di venire in Italia per una riunione segreta con i servizi segreti. Si parla di Russia. Anche. Di Putin. Immagino.
Poi, di colpo, diventa la speranza della sinistra italiana. Il nuovo Prodi. Il miglior presidente del Consiglio possibile della sinistra. Un leader della sinistra unita. Amico di Zingaretti, D’Alema, Bettini, ect ect.
Pronto a fare un partito suo. Con l’appoggio del Pd.
Guida il governo del Paese con il maggior numero di morti al mondo per la Pandemia.
Con il peggior risultato economico.
Ma piace.
Piace agli italiani.
Non c’è niente da fare.
Viva l’Italia.
Prima gli italiani.
Viva la sinistra.
Viva la destra.
Viva il populismo.
Sergio Pizzolante