È una festa d’amore, un evento simbolico pensato per celebrare un legame che è cresciuto nel tempo e si è rafforzato e consolidato durante il lockdown quello che va in scena a Villa Gernetto. Silvio Berlusconi e la compagna Marta Fascina, parlamentare di Forza Italia, si scambiano una promessa e lo fanno attraverso un rito diffuso negli Stati Uniti che rappresenta la volontà di suggellare un’unione, sia pure senza alcun valore civile o giuridico. Un evento a cui partecipa anche Matteo Salvini, a testimonianza dei buoni rapporti politici e personali tra i due leader, tanto che come racconta Vittorio Sgarbi, lo stesso Berlusconi lo definisce nel suo saluto pubblico «il politico più coerente, il più trasparente e affidabile».
A Lesmo in Brianza, nella dimora risalente alla metà del 700 di proprietà dell’ex premier, si ritrovano una sessantina di invitati. Berlusconi e Fascina si scambiano una promessa e gli anelli nella piccola cappella. Il Cavaliere sceglie un completo di Armani blu con un mughetto all’occhiello, mentre Marta Fascina indossa un abito bianco in pizzo francese, con corpetto, mezzo colletto e scollatura casta a V, oltre a un ampio strascico bianco creato dallo stilista Antonio Riva. Di mughetto anche il bouquet, in pendant con l’occhiello di Berlusconi. Lui le regala un solitario, lei un calco delle sue mani intrecciate a quelle del compagno.
Come di consueto ogni dettaglio è controllato fin nei particolari dal fondatore di Forza Italia, con 150 statue disposte nei giardini all’italiana arricchiti dai giochi d’acqua, con tanto di fontana principale col getto a forma di torta; l’arredamento d’epoca, l’aperitivo nella sala dei passi perduti – accompagnato da un’ensemble di viola e tre violini. – e il pranzo nel salone delle feste. La lista degli invitati comprende i familiari, con il fratello Paolo e i figli Marina, Barbara, Eleonora e Luigi con i nipoti, mentre non c’è Pier Silvio che preferisce tenersi lontano da eventi troppo affollati per via del Covid (tutti gli invitati comunque hanno effettuato un tampone).
Sono presenti Gianni Letta con signora, Marcello Dell’Utri con la moglie, Fedele Confalonieri, Adriano Galliani con la compagna, Niccolò Ghedini con la moglie, il medico personale del Cavaliere Alberto Zangrillo, Renato Della Valle, i parlamentari Licia Ronzulli, Anna Maria Bernini, Antonio Tajani, Valentino Valentini, Vittorio Sgarbi, l’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino con la compagna, l’ad di Publitalia, Stefano Sala, e il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini. Assente Paolo Barelli, positivo al Covid.
Il menu a forte trazione lombarda è opera del ristorante stellato «Da Vittorio» di Brusaporto che nelle scorse settimane ha presentato all’ex premier diverse proposte e assaggi. Alla fine la scelta è caduta sui mondeghili di vitello al limone con crema di sedano e rapa come antipasto, mentre per primo un bis di gnocchetti di ricotta e patate allo zafferano, robiola e pan pepato e i paccheri alla Vittorio, a base di tre tipi di pomodoro. Come secondo una tagliata di manzo al vino rosso con patata fondente e crema di carote alla cannella e, oltre alla torta a tre piani a richiamare gli anni di fidanzamento della coppia e alla torta di mele passione del presidente di Forza Italia, una kermesse di dolci e un gelato molto apprezzato. Agli uomini il Cavaliere ha regalato ha una cravatta Damiano Presta, alle donne un foulard e un orologio da taschino.
Silvio Berlusconi si concede un brindisi, un augurio di gioia e di serenità per tutti, non senza un riferimento ai tempi bui della guerra. «Sono felice di avere le persone che mi sono care qui con me in questa giornata e grato al cielo per avermi dato una donna che mi vuole bene, mi ha aiutato e mi ha dato amore», dice. C’è spazio per la musica, passione sempre intatta del Cavaliere. Al pianoforte si siede Gigi D’Alessio che è tra gli invitati e regala cinque canzoni ai presenti. Alla tastiera si siede Fedele Confalonieri che accompagna Berlusconi in un repertorio di canzoni francesi, un piccolo show che si conclude con una virata milanese e l’esecuzione di «O mia bela Madunina». Un revival degli antichi fasti musicali, di quando i due giovani amici suonavano e cantavano nei night, nel segno di una amicizia che ha attraversato una vita intera.
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