Promettevano guadagni via web, quattro indagati per truffa

(ANSA) – VERONA, 23 MAR – La Guardia di Finanza di Verona ha
eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal
Gip del Tribunale su richiesta della Procura della repubblica,
di beni riconducibili a una società veronese e al suo
amministratore, residente in provincia di Roma, indagato con
altre tre persone per le ipotesi di truffa in danno dei
consumatori e evasione fiscale.
    Sono state inoltre eseguite perquisizioni a Roma, Verona e
nelle province di Roma, Verona e Savona, con altre due società
coinvolte, e il contestuale sequestro di documentazione cartacea
e informatica. A tutela dei consumatori è stato interessato il
Nucleo Speciale Antitrust della Gdf, per consentire le
valutazioni da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed
il Mercato.
    Le indagini hanno preso avvio da numerose denunce presentate
dai clienti della società, che operava via web e aveva uffici in
provincia di Verona. Attraverso una propria piattaforma, la
società vendeva pacchetti promozionali per l’accesso a diversi
servizi, con un sistema ‘a priamide’ che raccoglieva denaro da
numerosi clienti, in Italia e all’estero. La promessa era di
riconoscere, a scadenze prefissate, crediti triplicati rispetto
al capitale impegnato; i clienti non non hanno però ricevuto né
i prodotti acquistati, né hanno avuto il rimborso dei crediti
maturati.
    Le ingenti somme di denaro percepite dalla società non sono
state dichiarate al fisco, e quindi l’amministratore si è reso
responsabile sia delle omesse dichiarazioni fiscali che di
presentazione di dichiarazioni fiscali infedeli, fatturazioni
per operazioni inesistenti tramite società “cartiere”. E’ stata
ricostruita un’evasione delle imposte, sia Ires che Iva, per un
importo complessivo, relativo al 2020 e al 2021, di circa 30
milioni di euro. (ANSA).
   


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