PRONTA LA GHIGLIOTTINA SUL PIANELLO?

Ormai il dado è tratto.

Siamo all’ultimo atto di una situazione politica paradossale. Dopo un anno e mezzo dalle elezioni, che hanno sancito la vittoria schiacciante del Patto per San Marino che avrebbe dovuto dare governabilità al nostro paese, e dopo anni di balletti con le solite ballerine attempate e non più sessualmente appetibili, che si sono alternate sul palcoscenico di Palazzo, ecco rispuntare i soliti guastatori che vorrebbero affossare anche questo Governo, adducendo motivazioni fantasiose cercando capri espiatori, senza dare motivazioni né prove di eventuali loro carenze e mancanze, con richieste di dimissioni supportate dal solito “si dice che” “sembra che” , tipiche espressioni dei “ coraggiosi” del nostro paese.

Ma se un cambiamento s’ha da fare, lo si faccia però si dica il perché, e perché va sacrificato questo o quel politico.

Gli elettori vogliono sapere perché il loro voto non viene onorato e soprattutto vuol sapere perché una testa deve cadere e perché proprio quella. E chi farà cadere la ghigliottina, se ci sarà questa decapitazione, sappia che si assume tutte le responsabilità del momento, soprattutto se poi la tanto agognata firma di cooperazione con l’Italia non arriverà in tempi brevi.

Un coraggio raramente visto in politica. Auguri pertanto ai rivoluzionari, non quelli francesi di storica memoria, ma quelli di questo piccolo paese, che invece di esecuzioni di piazza, avrebbe bisogno di vedere unite le forze in campo per uscire da questa situazione dove se tutto va’ bene arrecherà lacrime, ma che se va’ tutto andrà male sarà un terremoto social-economico per la Repubblica.

Paolo Forcellini direttore de lo Stradone.