E’ LA FESTA degli innamorati, sarà festa anche per l’aeroporto… Segnatevi questa data sul calendario, perché è quella in cui il Fellini’ (salvo nuovi imprevisti) riaprirà i battenti: il 14 febbraio. Tra meno di un mese, praticamente dietro l’angolo. «Una data romantica, ma realistica», assicura Laura Fincato, presidente di Airiminum, la società di gestione dello scalo. Che ieri, insieme al neo direttore generale del Fellini’ Marco Consalvo e al prefetto Claudio Palomba, ha tirato le somme del lavoro svolto fin qui dalla società e da Enac (anche ieri presente a Rimini col responsabile delle certificazioni) insieme ad amministratori, rappresentanti di categoria e imprenditori del Riminese. SALA GREMITA per l’incontro con i vertici di Airiminum, e anche stavolta non sono mancati i timori da parte di alcuni dei presenti, a partire dal primo cittadino di Riccione Renata Tosi. Il motivo’? Tanto la Fincato, tanto il direttore Consalvo hanno ammesso che «la situazione per il 2015 è compromessa dai ritardi e da tutti gli ostacoli (i ricorsi, il braccio di ferro col curatore di Aeradria Renato Santini, ndr) che abbiamo incontrato. Alcune compagnie hanno già firmato per altri scali, ma quella che stiamo organizzando sarà comunque una stagione di voli vera, anche se subiamo questa fase di transizione». Sì perché a oggi Airiminum, anche se può entrare in aeroporto (e l’ha già fatto in questi giorni, iniziando i colloqui con il personale che si concluderanno lunedì) non ha ancora la disponibilità dello scalo. «Questo va detto, non è né colpa nostra né di Enac», dice la Fincato. Il punto è che il curatore ancora non ha riconsegnato formalmente lo scalo a Enac, che è il solo e unico proprietario dell’aeroporto (tutti gli scali italiani sono beni demaniali). Quando accadrà? «Presto assicura Palomba La settimana prossima Enac riprenderà il possesso dello scalo, e si è impegnata a consegnarlo subito ad Airiminum». «SENZA la disponibilità dello scalo continua la Fincato non possiamo completare la procedura di certificazione, che è già al 90% terminata». Enac ha dato tempo alla società fino al 12 febbraio per mettersi in regola, «e appena abbiamo la certificazione promette il presidente di Airiminum siamo nelle condizioni di aprire l’aeroporto». Con un personale ridotto, perché degli oltre 70 dipendenti di Aeradria in questa prima fase ne saranno riassunti 40 o 50 al massimo. E con le attrezzature che appartenevano ad Aeradria. «Abbiamo fatto la nostra offerta al curatore di Aeradria», continua la Fincato, mettendo sul piatto 300mila euro. In estate ci saranno i primi lavori di adeguamento al Fellini’, e in particolare al terminale, poi in inverno quelli più strutturali. E bisogna capire prima cosa farà San Marino, che ha in gestione un’area importante dell’aeroporto di Rimini. «Ma quello che farà San Marino mette le mani avanti il sindaco di Rimini Andrea Gnassi dovrà far parte di un piano industriale generale dello scalo. Per questo abbiamo già incontrato i rappresentanti di governo. Firmeremo un protocollo, e San Marino farà parte della conferenza permanente sull’aeroporto». Gnassi poi lancia a operatori e categorie il suo invito «a contribuire al sostegno dell’aeroporto. Ora c’è una società privata che gestisce, e le porte del Fellini’ sono spalancate a quei riminesi (e alcuni l’hanno già fatto) che credono nel nostro aeroporto». Il Resto del Carlino
