Nella serata di giovedì 22 aprile il PSD ha incontrato la cittadinanza per rappresentare il suo punto di vista sulla situazione attuale e sul futuro della Repubblica di San Marino.
Il Presidente Denise Bronzetti ha evidenziato che “quello che avviene in questi giorni non è frutto del caso o della inevitabilità. Il governo è colpevole di non aver agito per tempo proprio sul punto fondamentale dal Patto stesso definito: il rapporti con l’Italia. Durante questi 15 mesi abbiamo peggiorato il dialogo fino a renderlo nullo. Dal memoriale Ghiotti, alla gravissima decapitazione dei vertici di Banca Centrale, dalle reiterate e false affermazioni sullo stato dei rapporti e sulla sempre vicina firma dell’accordo contro le doppie imposizioni, fino a questi giorni in cui si rivoluziona l’economia di San Marino per evitare una nuova black list: tutto ciò ha responsabilità oggettive dell’esecutivo e particolari nella persona del Segretario di Stato delle finanze che, alla fine, non dimentichiamolo, è stato rimosso dalla sua stessa maggioranza perché individuato, come da noi ripetuto da 6 mesi, quale elemento di ostruzione per la normalizzazione del rapporto con i nostri vicini. Ora siamo sulla soglia del baratro, una involuzione che poteva essere evitata se solo il governo avesse seguito il nostro consiglio di agire a livello di incontri politici e non solo tecnici, senza dichiarare falsità e promesse vane.
Il Capogruppo Claudio Felici si è concentrato sugli obiettivi che la politica estera deve raggiungere ora. “il PSD sostiene da tempo che bisognava adeguarsi agli standard internazionali e abbiamo già dal 2005 predisposto un piano per la fine delle società anonime. Ora ci viene richiesto dall’Italia lo scambio automatico di informazioni, uno strumento più vincolante di quello adottato a livello internazionale; è un passo che dobbiamo fare e che deve anzi essere sbandierato quale inizio convinto di una nuova stagione, non solo una imposizione. Però è necessario che venga riaperta la partita degli accordi contro le doppie imposizioni: deve essere chiaro che negli interscambi con l’Italia, una volta assolti gli obblighi contributivi a San Marino, non vi siano ulteriori balzelli in Italia e che il sistema bancario e finanziario possa essere riconosciuto conforme anche nei diritti allo standard UE. Inoltre è necessario concordare un tempo congruo per adeguarsi allo scambio di informazioni automatico, facendo in modo che esso decorra da una certa data in poi. Superata la fase di emergenza con l’Italia, per il PSD, si deve da subito prospettare una politica estera pro Europa, attraverso la negoziazione di un accordo di associazione che porti all’adesione e permetta di ampliare gli orizzonti troppi stretti ora del solo interscambio con l’Italia.”
A chiusura degli interventi il Segretario Gerardo Giovagnoli ha sottolineato che “ci troviamo ora davanti ad un bivio storico per la Repubblica di San Marino. Siamo stati spinti a questo dall’esterno e dagli errori di questo governo; è necessario sapere definire il nostro futuro, individuarlo da noi e convintamente intraprendere la strada di un nuovo sviluppo per la nostra Repubblica e evitare assolutamente che si agisca solo recependo gli obblighi esterni. Non sarebbe dignitoso. Abbiamo una sfida che dobbiamo vincere, dare nuovi pilastri sostenibili alla nostra economia e aprirci al mondo, partendo dalla integrazione europea. Per questo non è più tollerabile che l’esecutivo mantenga il segreto sull’accordo parafato e soprattutto si deve dire la verità sulla gravità del momento, sullo stato dei conti pubblici, sugli scenari possibili dei prossimi mesi. San Marino non sarà più quello che è stato negli ultimi anni, bisogna ammetterlo e confrontarsi con le migliori energie del paese per progettare un futuro che negli intenti deve essere migliore del presente. Questa la sfida che il presente ci impone: una sfida che dal PSD viene colta e che nella politica sammarinese deve trovare lo spazio che la maggioranza e questo governo stanno negando, attraverso sedute segrete, condivisione delle scelte fondamentali nulla, pressapochismo e dilettantismo. “
L’Ufficio Stampa del PSD