23 aprile 2010 SAN MARINO AL BIVIO
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici ritiene che debbano essere chiariti i seguenti aspetti nei prossimi giorni con le autorità politiche a Roma.
ANNOTAZIONI SULLO SCAMBIO AUTOMATICO DELLE INFORMAZIONI
· E’ essenziale che il protocollo “segreto” preveda in particolare la non tassabilità in Italia di dividendi, interessi e canoni percepiti da RSM;
· fine delle iniziative unilaterali da parte italiana e rispetto dei trattati in essere o, quando è ritenuto necessario, formale richiesta di modifiche negoziate;
· superamento del contenzioso sulla “stabile organizzazione” e l’”esterovestizione”;
· definizione di un Organismo di consultazione misto che si riunisce a scadenze prefissate in cui la parte che rilevi distorsioni o fatti rilevanti, chiede all’altra parte di porre rimedio (modalità conciliativa almeno per gli argomenti che hanno solo rilevanza fiscale o civilistica in genere);
· la Repubblica di San Marino deve consolidare una norma che tuteli l’Amministrazione pubblica verso gli interessi privati a fronte di provvedimenti derivanti da fatti che “pregiudicano le relazioni di San Marino con altri Stati”;
· nello scambio di informazioni, occorre salvaguardare il ruolo sovrano degli organi dello Stato sammarinese;
· lo scambio di informazioni deve decorrere, di norma, da una certa data in poi, salvo argomenti speciali;
· Rivendicare la dichiarazione di conformità al sistema UE per banche e finanziarie sammarinesi.
LE NUOVE PROSPETTIVE
I nuovi pilastri che il Partito dei Socialisti e dei Democratici ritiene fondamentali per un nuovo corso della politica estera sono:
· Superamento e ampliamento degli orizzonti delle relazioni economiche bilateralismo esclusivo San Marino-Italia quale unico canale interscambio economico;
· raggiungimento di un accordo di associazione con l’Unione Europea che traghetti il paese verso l’adesione completa;
· legittimazione internazionale di San Marino quale giurisdizione virtuosa, collaborativa e conveniente;
· chiedere la rinegoziazione anticipata dell’accordo ECOFIN.
Sulla base delle considerazioni fatte, San Marino anziché continuare con una politica di rincorsa alle richieste altrui, e farsi sfogliare da altri i petali della margherita, deve costruire e proporre il nuovo corollario della sua politica estera e di relazioni economiche anticipando quanto di fatto avverrà nel tempo a livello internazionale.
E’ necessario confrontarsi, in un momenti di grande crisi e di passaggio tra un modello di relazioni internazionali, economico ed un altro; definire una strada condivisa e convinta per cui sistema politico, categorie economiche, forze sociali e sindacali, tutti assieme contribuiscano a determinare un futuro nostro, non dettato da eventi esterni, meno vulnerabile.
L’Ufficio Stampa del PSD